Aumentare le licenze taxi e rendere più efficiente il servizio, ricorrendo alla certificazione di qualità. E' quanto propone il capogruppo dei Verdi Gianni Varrasi. «Da anni si discute della questione senza mai aver trovato una soluzione che rispettasse i bisogni degli utenti - ha sottolineato il capogruppo dei Verdi - ma i cittadini hanno bisogno di veder modernizzato un servizio strategico per la mobilità. Gli utenti segnalano quotidianamente continue disfunzioni del servizio. Si va dalle attese di circa 30-45 minuti in alcuni punti chiave come la stazione centrale e l'aeroporto e nei grandi eventi e manifestazioni fieristiche, alla "quasi" impossibilità di reperire un taxi in un tempo accettabile durante le giornate di pioggia e nelle prime ore della mattina e della notte.
Da qui - ha aggiunto Varrasi - la necessità di prendere decisioni serie, qualificate e coraggiose che forse sono mancate in passato. La riorganizzazione del servizio taxi deve passare anzitutto da un aumento delle attuali licenze in tempi brevi, naturalmente con mezzi ad impatto ambientale limitato come ad esempio veicoli alimentati a gas metano ed elettrici. Per questo ci sembra importante la proposta della giunta di istituire un apposito gruppo di lavoro per approfondire l'argomento, definire i contenuti di una proposta e studiarne gli aspetti normativi ed amministrativi e, parallelamente, aprire il confronto con la maggioranza per concordare i necessari passaggi in consiglio comunale».
«Ai tassisti - ha concluso il capogruppo dei Verdi - l'amministrazione potrebbe garantire finanziamenti per rendere più efficiente possibile il servizio. L'obiettivo sarebbe quello di ottenere la certificazione internazionale di qualità ISO 9002, come è avvenuto a Roma qualche anno fa. Per farsi rilasciare un marchio del genere i tassisti hanno dovuto seguire corsi di aggiornamento presso scuole specializzate. Telefono cellulare, possibilità di pagamento con bancomat e carta di credito, aria condizionata, quotidiani e riviste sono gli optional che ogni taxi "certificato" deve avere a bordo.A Roma, a vigilare sul rispetto delle norme, c'è una società tedesca, con controlli a sorpresa.
E di questa "rivoluzione" hanno beneficiato non solo gli utenti ma gli stessi tassisti». (mr)