firenze- Oggi la bozza del nuovo Prs è arrivata in Consiglio ed è iniziato il dibattito in Aula. Secondo il presidente Martini il nuovo Piano regionale di sviluppo sarà all’insegna della discontinuità e dell’internazionalizzazione. Possibile aprire un dialogo con Rifondazione comunista.
“La ricerca di un dialogo con Rifondazione comunista era uno degli impegni scritti nel programma di governo della coalizione premiata dagli elettori un anno fa.. Non capisco perché ci si sorprenda che questa apertura avvenga ora mentre ci accingiamo a discutere le linee del nuovo Programma regionale di sviluppo, che è un documento fondamentale che segnerà l’intera legislatura”.
Risponde così il presidente della Toscana Claudio Martini, incalzato dalla domande dei cronisti mentre illustra le linee guida proposte dalla giunta per il Programma regionale di sviluppo. “Il confronto con Rifondazione sarà aperto, trasparente ed incentrato sui contenuti – prosegue Martini - Ancora non so se troveremo un accordo. Di sicuro quello con Rifondazione Comunista, indipendentemente dall’esito, non sarà una delle tante partite del solito campionato del politichese. E l’intervento in aula del capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri mi sembra una risposta corretta e positiva, che segna l’avvio di un percorso”.
“A maggio inizierà la concertazione sul Prs – ricorda Martini ai giornalisti che chiedono indicazioni più precise sui tempi di questo percorso – Penso che in questi mesi dovremo trovare altre sedi in cui il dialogo con Rifondazione possa proseguire in modo proficuo, produttivo, trasperente e leggibile. Partiamo da posizione che in passato sono state anche distanti: sull’ultimo bilancio Rifondazione ha votato contro. A luglio guarderemo dove siamo arrivati e tireremo le somme”. Sarà dunque un confronto sui contenuti: un confronto su come affrontare la globalizzazione e i mercati per ridare slancio alla nostra economia e qualità del lavoro.
“Se la flessibilità volesse dire sempre precarietà allora sono contro la flessibilità, – mette in chiaro il presidente Martini – ma non credo a questo teorema. Non possiamo più permetterci del resto di tornare ad un mondo del lavoro ingessato: tutto gira in fretta, i cicli produttivi mutano troppo velocemente ed abbiamo bisogno di flessibilità. Ma non è neppure possibile che un giovane cambi in due anni undici volte lavoro, come mi è capitato di vedere, in settori peraltro completamente diversi.
Non è un bene per il giovane e non è un bene neppure per l’economia, perchè scade la qualità e diminuisce alla fine anche la competitività. Dobbiamo trovare i giusti correttivi, incentivare le imprese che assumono a tempo indeterminato, investire sulla formazione”.
“Siamo chiamati ad uno sforzo notevole che richiederà una forte innovazione nella cultura di governo e consistenti risorse finanziarie – conclude Martini - Le risorse che può mettere in campo da sola la Regione non saranno sufficienti.
Per questo occorre attivare tutte le opportunità: dal governo europeo al governo nazionale fino alle risorse che è capace di esprimere il territorio, a partire da un dialogo con l’intero sistema bancario che prosegua il lavoro positivo già avviato”.
Il Presidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Maurizio Bianconi, nell’annunciare voto favorevole alla mozione del centrodestra e contrario alle tre-mozioni-tre del centrosinistra, attacca: «Registro che l’Unione, come esordio in veste di forza di governo nazionale, oggi qui presenta tre documenti.
Questo è incoraggiante per un’opposizione che, invece, presenta un documento unitario. Che poi quelli della maggioranza sono tre documenti il cui nucleo principale, a detta di parte della maggioranza stessa, appare marziano, scisso e sconnesso dalla bozza di documento di cui abbiamo discusso. Ecco: questo è l’esordio della maggioranza al governo nazionale che annuncia un cammino comune. Se questo è l’inizio, credo che torneremo a votare molto presto».
Parte dunque il gancio dialettico verso Rifondazione comunista, che con la sua astensione afferma il suo interesse a sedersi al desco dell’Unione: «Voi vi siete presentati alle elezioni come opposizione – si accende Bianconi rivolto al capogruppo di Prc Sgherri – occupando seggi secondo percentuali che la legge elettorale toscana e lo statuto assegnano all’opposizione per il principio dell’equilibrio assembleare.
Se ora passate in maggioranza, voi compiete un ribaltone in perfetto stile democristiano e tradite il mandato consegnatovi dagli elettori».