L'iniziativa è della Commissioni Affari Istituzionali del Consiglio regionale, prima di arrivare all'esame dell'aula previsto per la fine di dicembre. Oggi sono ascoltati i soggetti accreditati automaticamente: le categorie economiche, l'Unioncamere, la Commissione Pari Opportunita', le organizzazioni sindacali, le agenzie regionali, la Fidi Toscana, l'Irpet. Dai primi interventi di Claudio Caponi della Confartigianato regionale, di Silvano Contri della Confcooperative, di Norberto Petriccioli della Confcommercio Toscana, di Francesco Caracciolo della Confindustria, giudizi sostanzialmente positivi sul Programma Regionale di Sviluppo, ma anche suggerimenti e proposte per realizzare un documento di programmazione piu' aderente alle necessita' nuove della societa' toscana, dopo la crisi internazionale e i fatti tragici dell'11 settembre.
Per Massimo Bellandi (Ds), presidente della Prima Commissione, la vera novita' delle consultazioni in corso sul PRS e' prevista domani, quando saranno ascoltati i gruppi di interesse accreditati in base alla nuova legge regionale n.5/2002 sulla trasparenza, che intende riconoscere i gruppi d'interesse presenti nella societa' toscana e valorizzare il loro ruolo in funzione dei principi di trasparenza, di pluralismo economico, sociale e culturale, gia' sanciti dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio regionale.
Le numerose associazioni accreditate di tipo economico, sociale, culturale, sindacale avranno la possibilita' di avanzare direttamente le loro proposte e i suggerimenti alla Commissione Affari Istituzionali. Tra i soggetti accreditati, l'Anpas, l'Associazione Vita Indipendente, la Confturismo Toscana, il Centro Studi e ricerche sulle autonomie locali, la Lav (Lega anti vivisezione), l'Associazione Imprenditrici e donne dirigente d'azienda, l'Amici dei Musei Fiorentini, l'Unione Italiana Ciechi di Firenze.
''Il tentativo e' quello di regolamentare una serie d'attivita' non normate, sul modello del Parlamento Europeo - ha detto il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini - che appunto prevede la partecipazione dei gruppi d'interesse organizzati ai lavori delle Commissioni. Si estende la partecipazione concreta ai lavori consiliari anche alle associazioni minori, che hanno meno rappresentanza pubblica, ma una presenza diffusa e importante nella tradizione toscana''.
(ANSA)