FIRENZE- Il bilancio 2003 è stato approvato ieri dal Consiglio regionale, con 30 voti a favore della maggioranza e 16 voti contrari. Disco verde anche per il Prs 2003-2005.
«Con l’approvazione del nuovo programma regionale di sviluppo e del bilancio di previsione 2003 – ha commentato l’assessore Montemagni – abbiamo adesso due strumenti fondamentali per affrontare le sfide, le difficoltà e le opportunità che si pongono di fronte. E questi due atti importanti sono stati elaborati con un’intensa fase di concertazione e di confronto che ha visto coinvolti e protagonisti rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche e sociali».
«Si tratta di un bilancio – ha ricordato l’assessore – con più risorse, 7615 milioni di euro, l’11% in più rispetto allo stanziamento iniziale del 2002, un bilancio che per il sesto anno non prevede inasprimenti fiscali ma anzi maggiori agevolazioni, riducendo di 130 milioni di euro la pressione tributaria a titolarità regionale.
Un bilancio con il 40% di investimenti in più, con il 9% di maggiori risorse per le politiche sociali. Con 447 milioni di euro, contro i 199 del 2002, destinati all’economia e 700 milioni, il 18,3% in più rispetto all’anno scorso, per gli enti locali».
«L’incremento delle risorse – ha spiegato Montemagni – è però anzitutto il risultato dello sforzo finanziario della Regione, che è ricorsa al mercato dei capitali per far partire un programma straordinario di investimenti che nel 2003 conterà su uno stanziamento di 158 milioni di euro, e delle risorse comunitarie e statali attivate dal Docup 2000-2006».
Per ogni toscano saranno spesi nel 2003, in media, 2.118 euro.
«Abbiamo maggiori risorse. Ma abbiamo garantito – aggiunge Montemagni – pure una finanza virtuosa, rispettosa dei vincoli del patto di stabilità e capace di difendere l’ottimo rating che agenzie come Moody’s e Standrd&poor’s hanno concesso alla Toscana. A febbraio dovremo tener conto delle ricadute negative della Finanziaria del governo».
Sul nuovo Programma regionale di sviluppo l’assessore Montemagni ha sottolineato: «Noi rifiutiamo l’idea che per competere occorra perdere i caratteri propri ed autoimporsi una sorta di omologazione.
Il contributo che la Toscana può dare alla costruzione dell’Europa è quello della valorizzazione delle diverse realtà». Spazio dunque al rispetto delle autonomie locali per “migliorare la capacità reale di cooperazione e aumentare l’efficacia dell’intervento pubblico”, uno dei capisaldi del nuovo Prs, e centralità di cittadini, lavoratori, imprese, territorio ed istituzioni “per costruire sulle loro esigenze una risposta e non ridurli invece a strumenti di un processo dominato esclusivamente da valori economici”.