FIRENZE- Si è conclusa anche la seconda giornata del seminario ‘Turismo & Toscana’, dedicata ad una riflessione a tutto tondo sullo stato di salute del turismo nella nostra regione e sulle strategie e gli strumenti da utilizzare per confermare la competitività del settore nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
Tra i temi discussi il coordinamento delle politiche a livello territoriale, la necessità di sinergia ed integrazione tra tutti i soggetti pubblici e quelli privati, l’importanza della qualificazione dei servizi offerti al turista senza trascurare l’equilibrato rapporto qualità/prezzo, l’esigenza di potenziare i servizi di accoglienza e gli interventi di formazione professionale.
Su questi argomenti si sono confrontati Regione, rappresentanti di ANCI, URPT ed esponenti del mondo delle Imprese del settore turistico in tutte le sue articolazioni.
Partendo dai “numeri” del turismo in Toscana nell’anno 2002, che non sono certo esaltanti come quelli degli anni precedenti, ma nemmeno drammatici, i soggetti presenti, ciascuno nella propria ottica, hanno offerto un importante contributo di analisi evidenziando la necessità di un monitoraggio organico della situazione del settore, attraverso l’Osservatorio, ed inoltre, quale presupposto anche dell’integrazione tra pubblico e privato, la necessità di un maggior coordinamento e armonizzazione delle politiche tra i diversi livelli locale, regionale e statale nei campi dell’ambiente, delle infrastrutture, della fiscalità, della riforma della pubblica amministrazione.
“La Regione Toscana – ha detto l’assessore regionale al commercio e turismo Susanna Cenni – è disponibile ad un confronto con gli operatori per un adeguamento della normativa regionale finalizzato ad imprimere maggior dinamismo al settore. Sono attualmente in discussione gli strumenti della programmazione, il PRS (Programma regionale di sviluppo 2003-2005) e, per il comparto economico, il PRSE (Programma regionale di sviluppo economico). Con l’aggiornamento di quest’ultimo saranno disponibili le risorse statali provenienti dalla legge 135/2000 che, a seguito di un’ampia consultazione, abbiamo deciso di utilizzare solo per promuovere ed incentivare – con vera selettività - i progetti di sviluppo che si inquadrano nella strategia della sostenibilità.
La qualità del dibattito di queste due giornate di lavoro conferma l’esistenza, in Toscana, di una cultura del turismo diffusa sia a livello di politica delle istituzioni, sia come realtà di impresa.
Tutto questo ci fa pensare che siamo già sulla buona strada”.