Rifiuti tecnologici e ecocompatibilità ambientale: la nuova normativa comunitaria cambierà lo scenario operativo per l’intera filiera e per le aziende produttrici di beni dell'elettronica e dell'elettrotecnica (elettrodomestici, hardware, apparecchi di illuminazione, ecc). Le direttive introducono il tema della responsabilità totale dei produttori sullo smaltimento dei loro prodotti, sia in termini di riutilizzo e riciclo dei prodotti a fine vita, sia con la rimozione delle sostanze dannose per l’ambiente.
Proprio per la rilevanza della tematica, il Laboratorio CE.TA.CE. Firenze Tecnologia, che opera nel settore prove e certificazione di prodotti elettrici e elettronici, organizza il seminario informativo “Direttive RAEE e RoHS per gli apparecchi elettrici ed elettronici”, in collaborazione con le associazioni del territorio e l’Agenzia Regione Recupero Risorse. L’incontro si terrà mercoledì 8 giugno 2005, presso l’auditorium della Camera di Commercio, Piazza dei Giudici 3, Firenze.
La direttiva 2002/96/CE, denominata RAEE - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche - impone allo stato italiano di istituire, dal 13 agosto 2005, adeguati sistemi di gestione (raccolta, trattamento, smaltimento) dei rifiuti di tali apparecchiature dismesse, con conseguenti necessità di ristrutturazione organizzativa della filiera e della singola impresa. L’altra direttiva oggetto del seminario è la 2002/95/CE, detta anche RoHS (Restriction of Hazardous Substances), operativa in Italia a partire dal 1° luglio 2006, i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, vendute in Europa, dovranno provvedere che i prodotti immessi nel mercato dovranno contenere entro i limiti fissati sostanze ritenute pericolose, in particolare per piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, difenili polibromurati.