Il termine e' fissato dalla legge 265 del 1999, che ha modificato la legge 142 del 1990, slegando la nascita, obbligatoria e con scadenze temporali definite, dell'area da quella, facoltativa e senza vincoli di tempo, della citta' metropolitana. Ma la legge prevede anche una seconda e piu' importante novita': la responsabilita' della delimitazione dell'area viene spostata verso il livello territoriale. E' sempre la Regione a decidere, ma non piu' dopo aver sentito i Comuni e le Province, bensi' dopo aver preso in esame la proposta degli enti locali interessati.
L'iniziativa propositiva passa cioe' nelle mani degli enti locali, mentre alla Regione resta solo il compito di ratificare l'accordo raggiunto. Diventa percio' decisivo il ruolo degli enti locali, mentre i tempi strettissimi impongono alla Regione di svolgere un ruolo di coordinamento a partire dai sei enti principali, le tre Province e i tre Comuni capoluogo. Questi i motivi dell'incontro, svoltosi oggi in Regione, tra l'assessore regionale alle riforme istituzionali Paolo Giannarelli e i rappresentanti dei Comuni e delle Province di Firenze, Prato e Pistoia.
Erano presenti per la Provincia di Firenze il presidente e il vicepresidente, Michele Gesualdi e Riccardo Conti, per la Provincia di Prato il presidente Daniele Mannocci, per la Provincia di Pistoia l'assessore ai lavori pubblici Mauro Mari; per il Comune di Firenze l'assessore all'area metropolitana Eugenio Giani, per il Comune di Prato il sindaco Fabrizio Mattei e per il Comune di Pistoia il sindaco Lido Scarpetti. Nell'incontro odierno si e' registrata la comune volonta' di considerare l'area metropolitana non come un nuovo ente burocratico da sovrapporre a quelli esistenti, ma come uno strumento piu' snello ed efficace per gestire tutta una serie di politiche: dalla pianificazione territoriale alla tutela ambientale, dai rifiuti ai servizi energetici, dalla mobilita' alle grandi infrastrutture.
A questo scopo si e' concordato di partire proprio dalle esperienze di coordinamento sovracomunale e interprovinciale gia' maturate spontaneamente in questi anni in molti campi: nella promozione dello sviluppo economico dell'area (il cosiddetto marketing territoriale), nelle politiche espositive e dei poli tecnologici, nei piani dei rifiuti e in quelli di gestione degli ambiti territoriali ottimali del ciclo delle acque, nella gestione dei servizi pubblici locali, nel sistema dei parchi e delle aree protette, nella mobilita' delle merci e delle persone, nelle politiche culturali e dello spettacolo, nei servizi universitari e della scuola. L'ipotesi di costruzione dell'area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia interessa i 44 Comuni della provincia di Firenze, i 22 di quella di Pistoia e i 7 di quella di Prato, oltre le tre amministrazioni provinciali: in tutto 76 amministrazioni locali.