Ieri mattina, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’AD di RFI Giampiero Strisciuglio hanno organizzato un sopralluogo ai cantieri TAV ai Macelli alla presenza della stampa per fare il punto dei lavori del Passante. Giani ha sottolineato i risultati del cantiere della grande opera , ma ci sono anche problemi di cui poco si è parlato.
Il tratto urbano della nuova linea AV/AC si svilupperà per circa 7 km in sotterranea con due gallerie parallele poste mediamente a 20 m. al di sotto della superficie, completate con due tratti terminali in superficie: a Nord tra le Stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi, e a Sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte.
Tecnicamente denominata Tunnel Boring Machine, la fresa ha un peso di 1.500 tonnellate, un diametro di scavo di 9,4 metri e prevede un avanzamento medio giornaliero di circa 10 metri.
Approfondimenti
Qualche preoccupazione lo scavo lo provoca. Intorno ai bastioni Rastriglia e Cavaniglia della Fortezza da Basso, si stanno effettuando iniezioni di compensation grouting. Le iniezioni di compensazione alla Fortezza da Basso contengono e contrastano i cedimenti indotti sulle strutture sottopassate dallo scavo del tunnel per i treni ad alta velocità.
Prova ne sia che in viale Lavagnini, lungo il nuovo tracciato della tramvia in fase di ultimazione, sui tralicci elettrificati sono state poste stazioni di geo-monitoraggio robotizzate [nella foto di Jacopo Bianchi], che stanno monitorando in tempo reale eventuali movimento della superficie stradale. Come è immaginabile, sui binari basta lo slittamento di un centimetro per provocare un deragliamento.
"Una rivoluzione per Firenze e la Toscana e un nodo centrale di collegamento per il Paese e l'Europa" ha affermato Giani ieri mattina. Ma dal cronoprogramma di RFI risulterebbe che lo scavo della prima galleria fino alla stazione Foster doveva essere già concluso, mentre restano da scavare circa due chilometri. Questi ritardi come incideranno sui tempi e sui costi di realizzazione?