Quanti fiorentini immaginerebbero che in città e dintorni nidificano quasi cento specie diverse di uccelli? E quanti turisti hanno osservato il falco pellegrino o il passero solitario sul duomo o sulla basilica di Santa Croce?
Per scoprire il fascino di questa biodiversità che vive a stretto contatto con i monumenti di una delle città più famose al mondo, la Lipu invita tutti alla presentazione della quarta edizione dell’atlante degli uccelli nidificanti nel comune di Firenze, che si svolgerà il prossimo martedì 14 gennaio alle 17:30 e sarà ospitata dalla Coop di Ponte a Greve.
Per raccogliere i risultati di questa ricerca svolta dal 2018 al 2024, che ha coinvolto ornitologi, birdwatchers e cittadini, è stato realizzato un volume monografico di 240 pagine della rivista Ecologia Urbana. Si inizia con una introduzione all’ecosistema urbano e alle funzioni delle aree verdi, illustrando il metodo di studio degli atlanti urbani, e di seguito l’area di studio di Firenze.
La sorpresa di questa nuova edizione dell’atlante sono state le ben 94 specie nidificanti, che sono state censite. Le tabelle e le mappe del volume aiutano a conoscere le più diffuse e abbondanti, ma pure quelle inserite nelle liste rosse delle specie in pericolo. Viene inoltre riportata la tendenza delle popolazioni, confrontandola con i dati degli studi precedenti, iniziati sistematicamente negli anni ‘80.
Tra le curiosità principali troviamo il tarabusino (piccolo airone) nel Terzo Giardino lungo l’Arno, lo svasso maggiore nel laghetto di Peretola, il variopinto gruccione lungo la Greve, la rondine montana anche nel centro storico, mentre il trend della passera d’Italia (il comune passero) appare stabilizzato dopo un periodo di costante diminuzione.
Soffrono invece le specie delle periferie, quali saltimpalo, allodola, beccamoschino, perché i terreni coltivati e gli incolti vengono eliminati da un incessante consumo di suolo. La biodiversità è minacciata anche dagli abbattimenti di alberi e siepi nei parchi e viali, ma per fortuna gli uccelli trovano ancora qualche spazio dove poter vivere e nidificare.
In definitiva l’atlante ornitologico, oltre a essere un documento scientifico e uno stimolo per l’educazione ambientale, offre indicazioni alla pianificazione urbanistica e alla cura del verde urbano.