Pronto soccorso, sarà più facile la riscossione dai turisti

Avanti in Toscana l’armonizzazione delle procedure

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 agosto 2024 10:25
Pronto soccorso, sarà più facile la riscossione dai turisti

Procede in Toscana l’armonizzazione delle procedure di pagamento e riscossione delle prestazioni sanitarie erogate in pronto soccorso a persone straniere provenienti da paesi al di fuori dell’Unione europea con soggiorno breve per motivi di turismo, visite brevi o affari. Come annunciato nelle scorse settimane dal presidente Eugenio Giani, la giunta regionale ha approvato nel corso della sua ultima seduta la delibera messa a punto dall’assessorato al diritto alla salute con la quale la Regione Toscana rende omogenee e potenzia le procedure affinché si possa riscuotere con maggior certezza rispetto ad oggi quanto dovuto, sulla base di una norma nazionale, dai turisti stranieri che ricevono assistenza sanitaria negli ospedali toscani.

Fino ad oggi, infatti, le aziende sanitarie ed ospedaliere adottavano metodi e procedure difformi, a causa anche del diverso afflusso di turisti stranieri extra UE nei diversi territori della Toscana.

Il riferimento è appunto il decreto legislativo 286/1998, la norma che prevede che i cittadini stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale sono tenuti a rimborsare il costo delle prestazioni sanitari in base alle tariffe determinate dalle Regioni e dalle province autonome.

“Abbiamo pensato a questo provvedimento - spiega il presidente Giani – perché la realtà della forte pressione esercitata sui pronto soccorso da tanti turisti, soprattutto in alcune aree della regione, richiedeva un intervento semplice, ma deciso, in grado di garantire un principio di reciprocità rispetto a quello che viene chiesto ai cittadini italiani in altri paesi extra Ue. Le maggiori risorse che riscuoteremo serviranno non solo per riconoscere al personale impegnato in questo fondamentale servizio una giusta remunerazione, ma anche per rafforzare la più generale capacità di risposta del nostro sistema sanitario”.

Approfondimenti

“Con questa delibera si punta a migliorare la capacità di riscossione delle prestazioni sanitarie erogate a persone straniere provenienti da paesi al di fuori dell’Unione europea con soggiorno breve per motivi di turismo, visite brevi o affari, come previsto dalla legge nazionale – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – Diamo delle indicazioni puntuali e definiamo meglio anche il sistema di tariffazione con l’obiettivo di uniformare i protocolli operativi delle aziende”.

In questo quadro la Regione Toscana ha individuato una serie di indirizzi. I turisti stranieri o le persone straniere che si trovano in Toscana per visita breve o affari che accedono al pronto soccorso dovranno rimborsare il costo dei farmaci, dei presidi e degli ausili somministrati non ricompresi nella tariffa delle prestazioni ambulatoriali, fatto salvo eventuali accordi e convenzioni internazionali.

Viene disciplinata anche l’osservazione breve intensiva per la quale è richiesto un rimborso di 400 euro al giorno. Di fronte ad un ricovero, invece, il rimborso sarà calcolato in base alla tariffa prevista dal sistema nazionale DRG, relativo alle diagnosi, sommata alle prestazioni ricevute in pronto soccorso e in osservazione breve intensiva. Per quanto riguarda i pagamenti e la riscossione, le aziende sanitarie ed ospedaliere potranno avvalersi anche di sistemi elettronici di preautorizzazione. Le attività saranno monitorate attraversi i flussi informativi regionali del Pronto Soccorso e della specialistica ambulatoriale.

Queste sono le indicazioni individuate dalla Regione Toscana. Ora le aziende sanitarie ed ospedaliere avranno sessanta giorni per approvare regolamenti e procedure per rendere queste disposizioni operative.

"Può trovare facile consenso chiedere a chi viene per turismo di pagare le spese sanitarie. Non è qualcosa che non trovi già spazio nel nostro sistema, semmai ci sono difficoltà a rendere quegli importi effettivamente esigibili. Una persona in condizioni di bisogno deve trovare cure: questo è un principio fondamentale, non scontato, conquistato, da tutelare. Le dichiarazioni del Presidente della Regione risentono del dibattito sull’overtourism che non piace alle amministrazioni locali? Non banale è anche distinguere le diverse categorie di permanenza temporanea.

Si rischia di generare confusione e penalizzare chi ha più difficoltà, non solo economiche, ma anche di barriere linguistiche, digitali e sociali. Studiati meglio i testi deliberati chiederemo alla Società della Salute presieduta dal Comune di Firenze che tipo di impatto si pensa che abbia questa decisione e come verrà declinata. Se poi fosse tanto rumore per nulla, in una stagione ancora estiva, tanto meglio" dichiarano Dmitrij Palagi, consigliere comunale e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune.

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