“Ritorno in presenza per le studentesse e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, compresi le strutture ed i servizi educativi per l’infanzia”. A chiederlo Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale di Italia Viva, con la mozione depositata oggi a Palazzo del Pegaso.
“Dopo le festività Pasquali le attività scolstiche devono riaprire in presenza per scongiurare - dicono Scaramelli e Sguanci - le problematiche sociali, pedagogiche, culturali e psicologiche derivanti dalla chiusura prolungata delle scuole. Le categorie più fragili, gli anziani ma anche i giovani, devo essere al centro dell'agire politico. Gli effetti dannosi sulle nuove generazioni iniziano a farsi sentire in maniera insopportabile e con conseguenze ancora incalcolabili. Non è sostenibile prolungare ancora il lockdown formativo”.Sul fronte dei dati da contagio i numeri dei positivi nelle scuole non hanno mostrato picchi o valori più elevati rispetto alla media nazionale e non ci sono state differenze significative nelle percentuali di contagiati tra Regioni con le scuole aperte e Regioni con le scuole chiuse.“Sappiamo invece gli effetti negativi – continuano Scaramelli e Sguanci - della formazione solo attraverso uno schermo: dall'impoverimento del lessico alle ricadute negative sul comportamento extraverbale, i danni psicologici causati da isolamento e solitudine.
I costi sulle generazioni di domani, se le scuole di ogni ordine e grado, come i servizi per l'infanzia, non torneranno in presenza saranno troppo elevati. Le nuove generazioni hanno diritto alla formazione che contempla non solo l'apprendimento nozionistico ma anche i codici relazionali e sociali. La presenza nelle aule è vita e formazione tridimensionale con una profondità mentale e corporea impossibile da garantire con la didattica a distanza. Ecco perché esprimiamo il nostro plauso - concludono Scaramelli e Sguanci - al piano del Governo di tamponi e test salivari a bambini e ragazzi che darebbero un'ulteriore garanzia di sicurezza.
Auspichiamo la collaborazione del Comitato tecnico-scientifico e il sostegno alla proposta avanzata dal Ministro dell'Istruzione di concerto con la Ministra Bonetti. Per noi, che eravamo contrari ai banchi a rotelle, questa è la via da perseguire e che sosteniamo dalla primavera scorsa”.
“Siamo al fianco degli insegnanti, dei genitori e dei ragazzi che oggi hanno protestato in tutte le piazze della Toscana e d'Italia per l'apertura al 100% delle scuole di ogni ordine e grado”, ha dichiarato Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva. L’abbiamo sempre affermato: fare lezione davanti ad un video o farlo in presenza non è la stessa cosa. La scuola, infatti, non è un insieme di nozioni da impartire ma rapporti, percorsi, domande e risposte, relazioni.
I ragazzi, inoltre, in classe possono rapportarsi con i propri compagni e con i professori in sicurezza, grazie al senso di responsabilità degli alunni e del personale scolastico, che rispettano le regole e la distanza interpersonale, e grazie ai dispositivi come le mascherine e i tamponi. Chiudere le scuole non è la soluzione e porta i ragazzi, che hanno la giusta necessità di confrontarsi tra di loro, ad incontrarsi nelle piazze e nei parchi, dove è più difficile il rispetto delle regole” ha continuato il deputato. Siamo contenti della riapertura delle scuole per i più piccoli ma si pensi anche ai 168 mila studenti toscani delle superiori e ai quasi 100 mila delle medie.
Il governo ascolti le proteste e riapra tutte le scuole al 100%”, ha concluso Toccafondi.