Firenze 7 novembre 2022- Il Sindaco oggi non ha dedicato una parola a Italia Viva. Ha ringraziato il Partito Democratico e la Lista Nardella, dimenticando di avere il Terzo Polo in Giunta, ma non in aula. Mancava la neo-consigliera di Italia Viva, per ragioni di salute, ma mancava pure l'Assessora che esprimono da ormai molti mesi.
E poco dopo è uscito un comunicato stampa a firma del segretario e del capogruppo del Partito Democratico, per chiedere le dimissioni della vice-presidente del Consiglio, per il suo passaggio a Italia-Viva.
“Prendiamo atto della decisione della consigliera Barbara Felleca, seppure del tutto inaspettata, ma non possiamo che registrare a riguardo un certo sconcerto, per questioni di merito e di metodo con cui è stata presa. Di merito, perché questo malumore che la consigliera ha addotto come ragione di questa scelta, non ci era mai stato comunicato, anzi. Di metodo, perché da parte sua non c’è mai stato un accenno di discussione o confronto su questa possibilità nelle sedi più opportune, nel gruppo in cui è stata eletta in Consiglio comunale e che l’ha eletta vicepresidente di questa assemblea giusto qualche mese fa.
Per questo riteniamo la sua decisione irrispettosa nei confronti di una comunità, quella del Pd, di cui è stata parte attiva fino a praticamente l’altro ieri. Stile e correttezza istituzionale vorrebbero che da parte sua ci fosse una riflessione sull’opportunità di mantenere un incarico che le è stato conferito nell’ambito di una diversa appartenenza politica, con il sostegno dei consiglieri Pd” Così Nicola Armentano, capogruppo Pd, e Andrea Ceccarelli, segretario cittadino Pd.
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“Evidentemente gli amici del PD sono nervosi. Gli consiglio di lavorare sui problemi della città invece di fare queste dichiarazioni contro chi ha fatto scelte legittime, dettate dalla coscienza e da un disagio che ormai è sotto gli occhi di tutti.” Così Francesco Grazzini, coordinatore fiorentino di Italia Viva.
"Difendiamo il ruolo istituzionale della vice presidente Barbara Felleca, che ha annunciato il suo passaggio a Italia Viva. Da parte del PD, chiederne le dimissioni è un gesto che sa di vendetta per le liti interne al partito ed è una scelta che appare dettata unicamente dalla rivalità ormai evidente tra dem e terzo polo, ma nulla ha a che vedere con le dinamiche del Consiglio comunale. Vorremmo capire: IV è in maggioranza, esprime un assessore, perché allora Felleca dovrebbe lasciare?
Nel campo del centrodestra, quando i consiglieri Cocollini e Montelatici decisero di formare il proprio gruppo non furono mai messi in discussione i loro ruoli di vice presidente vicario e di presidente della commissione controllo.
Forse il PD deve ricordarsi che ha l'aggettivo democratico nel proprio nome, e mostrare più rispetto per chi appena lo scorso luglio è stato eletto dall'assemblea nel suo ruolo" Queste le dichiarazioni dei consiglieri dei gruppi Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, Lega Federico Bussolin, Simone Tani e Michela Monaco, Gruppo Centro Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini ed Antonio Montelatici.
"Magari era opportuna una riflessione più generale sul clima che tira dalle parti della maggioranza, evidentemente non sereno (state sereni, ci verrebbe da dire). E un confronto con gli altri gruppi, compresi quelli di opposizione -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Palazzo Vecchio il Partito Democratico lo considera casa propria, ma dimentica di essere ora una coalizione a tre soggettività. Tempi di colpi di scena ci attendono nel Salone de' Dugento?"
“Apprendiamo della legittima richiesta portata avanti dal capogruppo PD Nicola Armentano e dal segretario cittadino Andrea Ceccarelli riguardo alla posizione della vice presidente del Consiglio comunale Barbara Felleca che ha aderito ad Italia Viva. Però – spiegano i consiglieri del MoVimento 5 Stelle Roberto De Blasi e Lorenzo Masi – non comprendiamo la richiesta di un passo indietro da parte della vice presidente del Consiglio comunale Felleca. Se il Partito Democratico non la ritiene più all’altezza del ruolo – concludono i consiglieri De Blasi e Masi – abbia il coraggio di presentare un formale atto di sfiducia”.