Si terrà il 25 novembre, nella Giornata internazionale per l'Eliminazione della violenza contro le Donne. E' qualcosa di potente e condiviso, che abbraccia il mondo intero.
Torna anche quest’anno al quartiere 4 di Firenze “Filo Rosso”, il programma di iniziative in occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Siamo convinti del grande valore educativo e culturale di queste iniziative” affermano il presidente del Quartiere 4 insieme ai presidenti della commissione servizi sociali e della commissione servizi culturali ed educativi, “quest’anno il programma è ancora più ricco, volto a raggiungere il maggior pubblico possibile anche grazie al generoso contributo di molte associazioni e a lasciare alcuni segni come quello della panchina rossa a Villa Vogel”.
Si parte giovedì 17 novembre (alle 21,00) al Teatro cantiere Florida con un originale spettacolo di danza, dal titolo “Cantico”, a cura della Lyric Dance Company e dedicato a cinque figure femminili della storia.Sabato 19 novembre (alle 10) a Villa Vogel “Una panchina rossa contro la violenza”. Insieme agli Angeli del Bello i consiglieri di Quartiere dipingono di rosso una panchina come messaggio contro la violenza di genere, un simbolo che resterà sul territorio in uno dei parchi più frequentati della città.Domenica 20 novembre (alle 17,30) al Teatro della Comunità giovanile San Michele in via Pietro di Cosimo, 21 “Spettacolo contro la violenza di genere” a cura della Compagnia teatrale S.
Michele.Giovedì 24 novembre (alle 16,30) presso la sala consiliare di Villa Vogel “Musica e poesia dedicata a figure femminili” a cura dell’associazione Landini e installazione del “grande gomitolo di filo rosso” sulla facciata della Villa.Venerdì 25 novembre (dalle 18 alle 21) alla Limonaia di Villa Strozzi “Reading a staffetta tratto da ‘Sono ancora viva’ di Elena Guidieri e Chiara Brilli e monologo di Monica Bauco da ‘Non dire niente’ a cura delle associazioni Nosotras e Artemisia.Chiusura domenica 27 novembre (alle 16,30) presso il campo sportivo della Comunità di San Michele con la partita di calcio Nazionale migranti contro i Giovani di Giorgio La Pira.
L’incasso sarà devoluto alle associazioni Nosotras e Artemisia.
Un pomeriggio per confrontarsi assieme, discutere, pensare, riflettere ma anche organizzarci per agire. E' quello che abbiamo organizzato, assieme all'Associazione Artemisia, per il 25 di novembre, Giornata contro la Violenza alle Donne. Non solo un momento di discussione e riflessione ma anche di musica e convivialità per raccogliere le energie e prepararsi a partecipare alla manifestazione nazionale indetta a Roma per il giorno successivo. "Insieme per camminare libere" il titolo dell'iniziativa inserita nel quadro delle attività del Q4 contro la violenza di genere, “Il filo rosso", e si terrà il pomeriggio del 25, dalle ore 18,30 alla Limonaia di Villa Strozzi. Un aperitivo con Dj set curato da Dj Martins accompagnato da letture di brani tratti dal libro di Chiara Brilli e Elena Guidieri, "Sono ancora viva", da parte di seconde generazioni e un monologo di Monica Bauco con estratti da "Non dire niente". Anche l'arte avrà la sua parte in questa serata grazie al supporto di un fotografo amico come Vanni Vannucci e alle opere pittoriche di Diego Gabriele dedicate alle donne.
Un libro che rovescia gli stereotipi di genere maschile/femminile, toccando con sguardo originale temi scottanti come la violenza contro le donne o il perdurante maschilismo, e un progetto fotografico che inscena, scegliendo quale soggetto protagonista degli scatti un’importante poetessa, i devastanti effetti di alienazione domestica a cui vanno incontro le donne vittime di partner violenti. Sono le due facce dell’evento che la Fondazione il Fiore organizza alla Sala Comparetti della Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze (piazza Brunelleschi 3/4) il 21 novembre 2016, alle 16, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Un appuntamento a ingresso libero, coordinato dalla presidente della fondazione Maria Giuseppina Caramella, che si aprirà con il saluto di Anna Nozzoli, direttore del Dipartimento di Lettere e filosofia, e di Floriana Tagliabue, direttore della Biblioteca umanistica. Subito dopo si terrà la presentazione, da parte delle autrici, del volume ‘Madame Bovary era un uomo e mastro don Gesualdo una donna - Ovvero: fare attenzione agli stereotipi’ (Marco Del Bucchia Editore 2016) di Jacqueline Monica Magi, giudice penale di Pistoia nota anche per l’impegno nel sociale e le attività artistiche, con testi della psichiatra e psicoterapeuta Marina Zazo e di Alice Caramella, dottore di ricerca in scienze politiche.
Come afferma Jacqueline Monica Magi nell’introduzione del libro, che ha vinto il Premio Città di Sarzana 2016 (sezione saggistica) e fa parte di un progetto sulle problematiche di genere portato avanti con lo stesso editore, il suo testo raccoglie «una serie di riflessioni antropologico-sociologiche» che ha sviluppato in seguito al lavoro con Angela Galli ‘Il corpo della donna’ (Marco Del Bucchia Editore 2010). Fra i temi toccati da lei e le coautrici, il maschilismo, il sentimentalismo frustrato di tanti uomini come ingrediente delle loro violenze, l’invidia dell’utero e della maternità, il fenomeno del vittimismo femminile, la genesi degli stereotipi di genere e dei pregiudizi in relazione alla dicotomia natura vs.
cultura. Seguirà l’illustrazione della storica dell’arte Lucilla Saccà del progetto fotografico di Fiorella Ilario ‘Domestic Interior – secrecy and solitude’ (Polistampa 2016), alla presenza dell’autrice, artista visiva costantemente impegnata nell’indagine della condizione femminile. Si tratta di dieci scatti in bianco e nero, realizzati per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che hanno come unica protagonista la poetessa Elisa Biagini, ritratta nell’ambiente circoscritto della propria cucina, trasformato da spazio etico di condivisione affettiva e riparo in un claustrofobico luogo di isolamento, alienazione e sdoppiamento.
A rappresentare quanto accade nelle proiezioni percettive di molte donne sopraffatte dalla violenza dei propri partner.
È stata presentata in Palazzo Vecchio la campagna di raccolta fondi contro la violenza alle donne e ai bambini ‘#Tu da che parte stai? Indossa un fiore e prendi posizione!’, in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne. Simbolo della campagna è un fiore, realizzato dalla cooperativa sociale Flo. La campagna, che culminerà con una serie di eventi il prossimo 25 novembre, è realizzata da Associazione Artemisia, con il patrocinio del Comune di Firenze e il sostegno di Toscana Aeroporti, Findomestic, General Electric, Cooplat, Arci e con il contributo del fotografo Carlo Cantini e la grafica Fabiana Bonucci.
La presentazione si è tenuta oggi in Palazzo Vecchio alla presenza tra gli altri dell’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro, della presidente della Commissione Pari opportunità Serena Perini e della presidente dell’associazione Artemisia Teresa Bruno. La violenza alle donne che in un numero crescente di situazioni esita in uccisioni per mano del partner o dell’ex partner sta assumendo le caratteristiche di una vera e propria piaga sociale, in Italia viene uccisa dal marito o dal suo ex una donna ogni tre giorni.
In oltre nel 50% dei casi la vittima aveva già denunciato il proprio assassino. Al livello europeo si stima che la violenza alle donne uccida o lasci lesioni più del cancro e degli incidenti stradali. Secondo i dati Istat in Italia sono 6 milioni e 788 mila le donne che hanno subito una violenza nella vita tra i 16 ed i 70 anni, il 90% di queste violenze si consumano in ambiente domestico o familiare e circa il 70% delle vittime di omicidi compiuti fra le mura domestiche sono donne. Il 10% ha subito violenze sessuali prima dei 16 anni. FLO Cooperativa sociale onlus produce le spille all’interno del proprio laboratorio di sartoria, nel quale impiega persone afferenti dalle categorie svantaggiate.
Il ricavato delle donazioni per le spille, oltre a sostenere il reinserimento lavorativo delle persone seguite da Flo nlus sarà in parte devoluto al Centro antiviolenza Artemisia di Firenze per sostenere le attività di aiuto alle donne e ai bambini vittime di violenza. Sarà un contributo concreto per le oltre mille e trecento richieste di aiuto che Artemisia accoglie ogni anno. I fiori si possono trovare presso Flo Concept Store in Lungarno Corsini, 30/34 R Firenze, presso il Centro antiviolenza Artemisia in via del Mezzetta 1 int, con una donazione di 3 euro, presso l’aeroporto di Firenze e in occasione di vari altri eventi sul territorio.
ARTEMISIADa oltre vent’anni il Centro antiviolenza Artemisia è impegnato sul territorio fiorentino nel contrasto alla violenza verso le donne, i bambini e gli adolescenti e nella promozione dei loro diritti. I percorsi di accoglienza e sostegno sono da sempre offerti gratuitamente grazie al supporto costante degli Enti Locali, delle Istituzioni e di molti privati. Dal febbraio 1995 al dicembre 2015, Artemisia ha accolto 9636 donne in situazioni di violenza, 2787 richieste di aiuto per minori vittime di maltrattamento ed abuso, e 694 adulte/i che hanno chiesto aiuto per violenze subite nell’infanzia. Dal 1999 al 2015 abbiamo ospitato 158 donne e 164 minori nella Casa rifugio ad indirizzo segreto, per tutelare la loro incolumità.
LA COOPERATIVA SOCIALE FLO nasce nel 2011 dal desiderio di tre fiorentine di dar vita ad un piccolo paradosso: realizzare prodotti esclusivi creando opportunità di lavoro inclusive per persone svantaggiate. Elisabetta Renzoni, Guia Michelagnoli e Maria Serena Asso, le tre socie fondatrici, hanno avviato la loro avventura imprenditoriale nello store di Lungarno Corsini a Firenze, all'interno del quale è possibile trovare capi prodotti da piccoli brand di eccellenza selezionati tra manifatture italiane, giovani designer e altre cooperative sociali. Dall'autunno 2016 al negozio è stato affiancato un laboratorio sartoriale dove viene disegnata e prodotta la collezione di abbigliamento e accessori a marchio Flo oltre ad una serie di commesse realizzate per l'esterno. 24 sono le persone che lavorano per la cooperativa a vario titolo, il 50% delle quali sono persone con vario tipo di fragilità.