Lo scorso 16 novembre 2024, a Napoli, in Piazza del Plebiscito, gli Allievi del 237° Corso “Medaglia d’Oro al Valor Militare Tenente Colonnello Enrico Giammarco” hanno prestato Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana.
La cerimonia si è svolta alla presenza del Sottosegretario di Stato per la Difesa, Senatrice Isabella Rauti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello e del Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna.Il Giuramento solenne, avvenuto di fronte alla Bandiera d’Istituto e suggellato con la lettura della tradizionale formula, pronunciata dal Comandante della Scuola Militare “Nunziatella”, Colonnello Alberto Valent, sancisce l’ingresso a pieno titolo dei 57 Allievi nei ranghi di uno degli istituti militari più prestigiosi dell’Esercito.
Tra loro Lorenzo Lonzi, nato a Grosseto con famiglia a Castiglione della Pescaia, 15 anni. Prima di entrare alla Scuola Militare Nunziatella, ha frequentato il liceo scientifico Guglielmo Marconi di Grosseto e ora percorre l’indirizzo scientifico.
Ecco come parla della sua esperienza.
Qual è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare per superare le prove d'ingresso e guadagnarti un posto alla Scuola Militare Nunziatella?
La sfida più grande che ho dovuto affrontare in tutto il concorso è stata la parte delle prove fisiche, soprattutto la corsa: infatti per prepararmi al meglio ho iniziato atletica in maniera intensiva un anno prima delle prove per non trovarmi impreparato. Nella preparazione, tuttavia, non sono stato da solo: infatti insieme a me c’è stato Leonetto Gallo che mi ha sempre sostenuto e supportato in ogni momento e che sta frequentando con me questo Istituto.
Cosa significa per te giurare fedeltà alla Repubblica davanti ai tuoi cari e di fianco ai tuoi compagni di corso? Quali emozioni stai provando in questo momento?
Giurare fedeltà alla Repubblica davanti a tutti per me significa dedicare tutto me stesso allo Stato all’Italia e a vivere in base ai valori che contraddistinguono l’Esercito. In questo momento sto provando molta felicità perché questo è un evento solenne che condivido con miei compagni ed è la cosa più bella che un cittadino possa compiere per la propria Patria.
Quali sono state le maggiori difficoltà nell'adattarsi alla nuova vita?
La maggiore difficoltà è stata abituarsi a non avere i miei genitori come punto di riferimento, essere catapultati in un ambiente nuovo dove non conoscevo niente e nessuno. Inoltre, adeguarmi gli orari precisi da rispettare e ad organizzare il tempo per studiare.
Qual è l'aspetto più bello della vita alla Nunziatella? Cosa vi unisce maggiormente ai vostri compagni di corso?
L’aspetto più bello del vivere alla Nunziatella è trascorrere tutta la giornata dalla mattina fino alla sera con i miei compagni e condividere con loro tutto: dalle cose materiali fino alle più profonde emozioni. Ciò che ci unisce ai nostri compagni di corso è la nostra capacità di resistere a tutti gli ostacoli che si presentano davanti a noi e di supportarci nei momenti più duri per continuare.
Quali consigli daresti ai ragazzi che sognano di entrare alla Nunziatella?
Un consiglio che mi sento di dare a tutti i miei coetanei che sognano di entrare alla Nunziatella è che, se lo desiderano ardentemente, devono essere coraggiosi poiché quello che possono imparare in questo luogo gli darà un grande aiuto per affrontare la vita in futuro.
Qual è il momento che ricorderai per sempre di questi primi mesi alla Nunziatella?
Il momento che ricorderò per sempre è stato il giorno della prima gita scolastica. Vedere i luoghi storici e scoprire le rovine di Pompei con i miei compagni è stata un’esperienza incredibile. Le risate durante il viaggio hanno creato un legame speciale tra di noi. Anche la visita al museo è stata affascinante, ma ciò che ha reso il tutto indimenticabile è stata la condivisione di quei momenti. Abbiamo imparato a conoscerci meglio e a sentirci parte di una grande famiglia.
La cerimonia
Il Sottosegretario di Stato per la Difesa, rivolgendosi ai giovani allievi, ha detto: “Nell’esercizio della mia delega alla Formazione del personale civile e militare della Difesa, ho visitato spesso la Scuola Nunziatella, conosco la sua storia iniziata il 18 novembre del 1787 e la sua vocazione, un luogo simbolo che prepara “alla vita e alle armi”, dove si formano cittadini radicati nei valori nobili e metastorici, dove crescono i futuri Comandanti e Leader consapevoli. Chi sceglie di frequentare una Scuola Militare fa, in giovane età, una scelta coraggiosa, si mette alla prova, getta il cuore oltre l’ostacolo; siete e sarete giovani Uomini e Donne che non si faranno travolgere dagli eventi ma che governeranno il loro futuro con intelligenza e determinazione, con lucidità ma sempre con umanità e buoni sentimenti”.Il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha affermato: “Con il giuramento di questa mattina, voi, Allievi del 237° corso, avete accettato, consapevolmente, la responsabilità di diventare figure di riferimento per chi vi circonderà, attori autorevoli per la nostra società, e futuri leader della nostra nazione.
Non abbiate timore. Guardate al mondo e al futuro con positività, sappiate però che il cammino non sarà privo di ostacoli e richiederà molto impegno e sacrificio. siate sempre fieri di ciò che siete e rappresentate. Benvenuti nella grande famiglia della difesa”.Il Gen. C.A. Carmine Masiello, nel suo discorso, ha evidenziato: “La formazione è una sfida centrale della società e delle istituzioni, ed è un compito particolarmente arduo. Dobbiamo guidare i nostri giovani, che non devono avere paura di sbagliare, perché questo toglie ossigeno all’innovazione, non aiuta a crescere.
Vanno incoraggiati a inseguire i loro sogni, a fare sempre la cosa giusta, perché maggiore è l’integrità e l’onestà che li guida, più forte sarà la loro personalità e la capacità di partecipare all’evoluzione positiva dell’Istituzione. Sono onorato di potervi dare il benvenuto nella famiglia dell’Esercito; una famiglia che gioisce per i grazie, il sorriso e le strette di mano dei cittadini e delle persone che aiuta. Questo è un giorno speciale che ricorderete tutta la vita; vi legherà indissolubilmente ai valori della Repubblica, ai principi della costituzione e alle leggi della Patria.
Qualunque sarà la vostra scelta per il futuro, le vostre capacità e competenze, i vostri talenti e le vostre responsabilità si intersecheranno e saranno condizionate dalla solenne promessa fatta all’Italia”.Momento di rilievo della cerimonia è stata la consegna dello spadino da parte dell’allievo del terzo anno all’allievo del primo anno, un importante passaggio di tradizioni che si tramandano di generazione in generazione tra i frequentatori della Scuola.Alla cerimonia hanno presenziato tra gli altri: la Medaglia d’Oro al Valor Militare, Sergente Maggiore Andrea Adorno, il Presidente del Consiglio Regionale della Regione Campania, Dott.
Gennaro Oliviero, il Sindaco di Napoli, Prof. Gaetano Manfredi, il Prefetto di Napoli, Dottor Michele Di Bari, il Presidente dell’Associazione Nazionale ex-allievi Nunziatella, Ing. Fulvio Campagnuolo, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, altre autorità militari e civili tra le quali, rappresentanti diplomatici, della Magistratura, dell’Università, delle Regioni, degli Enti locali e delle altre Amministrazioni.
La Scuola Militare “Nunziatella”, da oltre due secoli, si conferma un polo formativo d’eccellenza, si distingue per un approccio integrato che garantisce elevati standard in ambito didattico, allenamento sportivo e formazione militare, preparando gli allievi non solo per il mondo universitario e una futura carriera nelle Forze Armate, ma anche per affrontare qualsiasi settore professionale.