CNA: 'Opporsi al pedaggio selettivo non è questione di lobby'

Dopo le accuse rivolte da Giani agli autotrasportatori. Stella (FI): "Non è corporativismo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2024 11:17
CNA: 'Opporsi al pedaggio selettivo non è questione di lobby'

La questione del pedaggio sulla FiPiLi, una delle arterie principali della regione, è al centro del dibattito politico da tempo. In un'intervista radiofonica, il Presidente della Giunta regionale toscana ha parlato di resistenze corporative, che addirittura starebbero influenzando esponenti del suo partito.

Le parole di Giani hanno però sollevato un polverone, perché hanno colpito non solo gli autotrasportatori ma anche i consiglieri della sua stessa parte politica. Giani ha infatti accusato i consiglieri di essere ostaggi degli autotrasportatori e questi ultimi di badare solo ai propri interessi.

"Prima unici responsabili delle cattive condizioni in cui versa la strada di grande comunicazione FiPiLi, oggi anche lobbisti ricattatori. Non possiamo che dissentire su questo giudizio del presidente Giani, così come non condividiamo assolutamente le posizioni che sostiene in merito alla strada. Che i pedaggi debbano essere pagati solo su opere già realizzate e terminate è una questione di giustizia e di buon senso, non certo di lobby." Queste le parole di Mariano Gagliano, presidente del trasporto merci di CNA Firenze, in risposta alle recenti dichiarazioni del presidente della regione Toscana, Eugenio Giani

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Gagliano ha proseguito: "Ricordiamo al presidente Giani che i mezzi pesanti sono, in media, solo il 15% dei mezzi che transitano giornalmente sull’arteria. Non accettiamo di essere presi di mira per pagare in anticipo delle opere il cui esito non è certo né in termini di fattibilità né di temporalità. Infatti, i 14/15 milioni di euro che si prevede di raccogliere ogni anno non sarebbero minimamente sufficienti per coprire gli interventi, visto che si parla della necessità di almeno 500 milioni di euro totali".

Il presidente Gagliano evidenzia che l’obiettivo della categoria non è evitare il pagamento di pedaggi, ma far sì che tali pedaggi siano giustificati da infrastrutture moderne e sicure. "Noi saremmo ben felici di avere un’infrastruttura moderna e sicura ed in quel caso pagheremmo assieme a tutti gli altri utenti un pedaggio. Siamo stanchi di ripetere sempre le stesse cose, i nostri argomenti oramai sono conosciuti dalla politica e dai gruppi consiliari regionali. Molti di loro ci hanno dato il loro sostegno, ma non perché abbiamo fatto pressioni, ma perché le nostre posizioni sono legittime."

CNA sostiene che le sue richieste sono basate su equità e buon senso, e che il pagamento dei pedaggi dovrebbe essere legato alla reale presenza di servizi adeguati sulla strada, come stazioni di servizio, piazzole di sosta, terza corsia e corsie di emergenza, che attualmente sono molto limitati.

"Giani sbaglia gravemente a insistere con l'istituzione del pedaggio per i tir sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Ma qui non si tratta di corporativismo, ma di difesa dell'economia toscana dai danni che il pedaggio produrrebbe sulle imprese di trasporti e sui prezzi delle merci". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, replicando all'intervento del governatore.

"Non è tassando il mondo del trasporto merci - evidenzia Stella - che si risolvono i problemi di una strada regionale per la quale sono stati spesi decine di milioni di euro negli ultimi 5 anni, senza che disagi e code siano diminuiti. Gli enti locali non possono trattare gli autotrasportatori come un bancomat per tappare le buche e finanziare la nascita di Toscana Strade, ennesimo carrozzone pubblico. Senza contare che non esistono strade a pedaggio selettivo in Italia, e pertanto ci sono anche dubbi di legittimità".

"I mezzi pesanti percorrono la superstrada non per convenienza, ma per soddisfare le necessità degli insediamenti produttivi che si sono sviluppati lungo la Fi-Pi-Li e che quotidianamente hanno bisogno di ricevere e spedire merce - sottolinea Stella -. Non dimentichiamo che si tratta di una delle arterie viarie in assoluto più importanti della nostra regione, collega il primo porto e il primo aeroporto della Toscana con il capoluogo di Regione. È profondamente sbagliato far pagare il pedaggio, non si possono punire i trasportatori. Questa arteria attraversa il distretto conciario più importante d'Italia, che vale 4,5 miliardi di euro, con 1.600 addetti. Perché penalizzare i mezzi pesanti e di conseguenza la competitività delle nostre aziende? Noi stiamo con gli autotrasportatori".

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