Risanamento acustico e corsia di emergenza per una Fi-Pi-Li più larga, per scongiurare rallentamenti. E’ l’obiettivo che il governo della Regione porta avanti e che sarà ancora più concreto con la costituzione di Toscana Strade, la nuova società che gestirà la Fi-Pi-Li ora al vaglio del Consiglio regionale. E giovedì il presidente Eugenio Giani insieme all’assessore alla mobilità e trasporti Stefano Baccelli ha fatto un sopralluogo al cantiere in corso nel tratto fra Scandicci e Firenze. I lavori fanno parte del più vasto intervento di risanamento acustico sulla Firenze-Pisa-Livorno, dal Km 0+000 al Km 7+500, attraverso i comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa con la contemporanea realizzazione della corsia di emergenza per una larghezza di 3,50 metri.
“Vogliamo allargare questa strada – ha spiegato Giani- e creare intanto in questo tratto una corsia di emergenza. Agiamo con questi 3 milioni e 800 mila euro per cominciare quello che sarà un po’ il modello di domani con Toscana Strade Spa che avrà a disposizione ogni anno 22 milioni, che serviranno anche alla manutenzione ordinaria e alla realizzazione di interventi che, via via, metteranno la Fi-Pi-Li in maggiore sicurezza. Questa volta l’abbiamo fatto noi come Regione con 3 milioni e 800 mila euro per un bel tratto, che contiamo di far arrivare fino allo svincolo di Lastra a Signa. Questo significa rendere più fluido il traffico in un punto della Fi-Pi-Li in cui c’è la fila, soprattutto nelle ore di punta”.
Il presidente Giani pensa anche alla terza corsia ad esempio nel tratto da Pontedera Ponsacco al bivio Pisa Livorno “dove – ha aggiunto Giani- ci sarebbe lo spazio. Il che eviterebbe rallentamenti soprattutto nel periodo estivo, e finalmente lo scorrimento delle auto. E' questo il primo tratto in cui si potrebbe realizzare la terza corsia, una volta che attiveremo la nuova società”.
L’intervento in corso dal costo di 3 milioni e 800 mila euro interamente finanziati dalla Regione, prevede, a seguito di un dettagliato studio acustico, il completo rifacimento, su entrambe le carreggiate (per un’estensione di circa un chilometro e 250 metri), del manto di usura con una miscela sperimentale in conglomerato bituminoso a bassa emissione sonora appositamente studiata per questa strada. Inoltre è previsto, sulla carreggiata direzione “mare”, l’ampliamento della banchina in destra, con il contestuale completo rifacimento dei tratti esistenti di barriera acustica. Il termine del lavori attualmente in corso è previsto entro l’autunno del 2024.
“Un intervento peculiare – lo ha definito l’assessore Baccelli-, un modello da replicare per i futuri allargamenti della Fi-Pi-Li”. Baccelli ha sottolineato anche l’importanza delle modalità di questi lavoro in corso: “un cantiere eseguito senza dovere fare restringimenti di carreggiata e creare rallentamenti di traffico. Riusciremo ad allargare la carreggiata di 3 metri – ha proseguito Baccelli- così da poter ricavare una corsia di emergenza con tutti i vantaggi, nel caso di avarie di mezzi pesanti e altra natura. Ma soprattutto questo è un progetto pilota per quanto ci attendiamo dalla realizzazione di Toscana Strade: sfruttare qualsiasi intervento sulla Fi-Pi-Li come occasione di allargamento. Pensiamo alla corsia di emergenza, ma anche alla terza corsia là dove sia possibile. Stiamo infatti verificando dove ci siano gli spazi e le situazioni adatte. Oggi partiamo con un intervento utile, che è anche un modello da replicare”.
Con l’attuale cantiere infatti si hanno diversi vantaggi: in fase di cantiere si realizza l’intervento senza dover chiudere alcuna corsia e gravare sul traffico e in fase di esercizio (cioè a lavori ultimati) la banchina in destra, con la sua maggiore larghezza, garantirà, in questo singolo tratto, un maggior agio per i veicoli nel caso di eventuale emergenza, senza che si vengano così a creare pericoli o rallentamenti al flusso veicolare nel caso di un problema ad un mezzo presente in corsia. Inoltre il nuovo assetto della piattaforma stradale, con barriere arretrate e banchina più larga, non impedisce eventuali futuri allargamenti della Fi-Pi-Li.
"Siamo a fianco degli autotrasportatori in questa battaglia contro la volontà, ribadita dal governatore Giani, di istituire il pedaggio per i tir sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Non è tassando il mondo del trasporto merci che si risolvono i problemi di una strada regionale per la quale sono stati spesi 43 milioni di euro in 3 anni, senza che disagi e code siano diminuiti. Gli enti locali non possono trattare gli autotrasportatori come un bancomat per tappare le buche e finanziare la nascita di Toscana Strade, ennesimo carrozzone pubblico. Senza contare che non esistono strade a pedaggio selettivo in Italia, e pertanto ci sono anche dubbi di legittimità". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, dopo che il Presidente della Regione Toscana ha ribadito l'orientamento a introdurre il pedaggio, a margine di una visita ai cantieri.
"I mezzi pesanti percorrono la superstrada non per convenienza, ma per soddisfare le necessità degli insediamenti produttivi che si sono sviluppati lungo la Fi-Pi-Li e che quotidianamente hanno bisogno di ricevere e spedire merce - sottolinea Stella -. Non dimentichiamo che si tratta di una delle arterie viarie in assoluto più importanti della nostra regione, collega il primo porto e il primo aeroporto della Toscana con il capoluogo di Regione. È profondamente sbagliato far pagare il pedaggio, e siamo fermamente convinti che alla Fi-Pi-Li occorra una manutenzione importante, non si può far cassa con gli autovelox, non si possono punire i trasportatori. Questa arteria attraversa il distretto conciario più importante d'Italia, che vale 4,5 miliardi di euro, con 1.600 addetti. Perché penalizzare i mezzi pesanti e di conseguenza la competitività delle nostre aziende? Noi stiamo con gli autotrasportatori".
“È inaccettabile l’arroganza di Giani che presenta l'introduzione del pedaggio per tir e mezzi pesanti sulla Firenze-Pisa-Livorno come se fosse un successo della sua amministrazione. Si tratta, invece, di una misura discriminatoria che avrà inevitabili ripercussioni sui costi di trasporto, generando un effetto slavina su tutta la catena di produzione. Insomma, il pedaggio selettivo per i tir su una delle arterie di maggiore movimentazione merci del Paese, alla fine, lo pagheranno le imprese e i cittadini e non sara sufficiente la manutenzione dell’infrastruttura. Per questo ribadisco la mia vicinanza in questa causa agli autotrasportatori alle prese con le politiche ideologiche ed autolesioniste della sinistra toscana”. Lo dichiara in una nota Manfredi Potenti, senatore toscano della Lega.