FIRENZE - La robotica può giocare un ruolo chiave nel rilancio dell'economia italiana e europea. Può dare un contributo fondamentale al recupero di competitività delle nostre imprese manifatturiere ed al tempo stesso alla creazione di nuovi posti di lavoro grazie all'ampiezza di ambiti di applicazione possibili delle tecnologie robotiche come l'agricoltura, la sanità, l'assistenza agli anziani e ai disabili, i trasporti e la logistica, aiutando al tempo stesso a rispondere ad alcune delle sfide sociali più importanti che l'Europa deve affrontare.
E' quanto emerso dal workshop "Il ruolo delle regioni europee nel sostegno alla robotica", organizzato dalla Regione Toscana e dalla Scuola Superiore Sant'Anna, insieme alla Commissione Europea ( Directorate General Connect), che si è svolto oggi a Bruxelles. Apertura e conclusione dei lavori sono stati affidati alla vicepresidente della Regione Stella Targetti, che ha sottolineato il contributo offerto dai progetti regionali di ricerca e innovazione alle strategie di sviluppo europee, visto il forte potenziale della robotica nel dare risposta alle principali sfide della società.
Secondo uno studio recente, un milione di robot industriali attualmente in funzione sono stati direttamente responsabili per la creazione di quasi 3,5 milioni di posti di lavoro. L'industria robotica europea non è solo un settore di successo in sé - produttori di robot europei impiegano circa 100.000 persone - ma è responsabile della creazione e il mantenimento di milioni di posti di lavoro di produzione in Europa. L'importanza della robotica oggi è dovuto alla sua dimensione di mercato in continua espansione e al suo forte impatto sulla competitività delle principali industrie europee.
Ampi settori tra cui automotive o agroalimentare, che rappresentano oltre il 17% del Pil dell'Unione europea, l'80% delle esportazioni dell'Ue, impiegando il 25% della forza lavoro, sarebbero scomparse dalle regioni a più alto costo di manodopera come l'Europa senza uso intensivo della robotica. "La Toscana – ha detto la vicepresidente Targetti – può avere un ruolo importante nel promuovere un rafforzamento del sostegno alla robotica a livello europeo grazie alla presenza di centri di eccellenza nella ricerca - a partire dalla Scuola Superiore Sant'Anna - fortemente connessi fra loro.
Per questo come Regione abbiamo indicato il supporto alla robotica e la biorobotica come una delle priorità delle politiche della ricerca regionale". "Coerentemente con questa visione – ha continuato Targetti – oggi a Bruxelles sosteniamo la proposta, lanciata dal prof. Paolo Dario della Scuola Superiore Sant'Anna, della costituzione di un'infrastruttura della ricerca europea della robotica come una rete di cluster regionali di eccellenza. La proposta ha raccolto il consenso della Commissione Europea, nella persona del direttore Khalil Rouhana della D.G.
Connect, e della comunità europea della robotica (industria e ricerca) rappresentata da euRobotics. La Toscana – ha concluso la vicepresidente – è pronta a promuovere una rete di regioni che condividono lo stesso interesse". Alle varie sessioni hanno partecipato rappresentanti di altre regioni europee, di università e centri ricerca, e di imprese. Per la Scuola Sant'Anna era presente Paolo Dario, direttore dell'istituto di Biorobotica.