FIRENZE –”In Toscana operano imprese di altissimo livello nel settore areo spaziale e delle tecnologie connesse. Grandi imprese come Selex ES (ex Galileo), imprese che partecipano ai progetti spaziali europei, americani, russi come la Kaiser Italia, e molte PMI che insieme ad organismi universitari e di ricerca hanno costituto Toscana Spazio. Una realtà importante a livello internazionale che deve essere protagonista del cluster italiano per lo spazio. Per questo abbiamo voluto che il distretto tecnologico integrato prevedesse una sezione specifica per lo spazio”.
Così l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini commenta la delibera approvata nell’ultima seduta della Giunta regionale con la quale la Toscana rafforza e consolida ulteriormente i propri distretti tecnologici e poli di innovazione. Il provvedimento estende in particolare il dominio tecnologico del Distretto tecnologico integrato comprendendo anche il settore aerospazio. Lo scopo è valorizzare in modo opportuno le competenze regionali maturate nel settore aerospaziale a livello nazionale.
Il Distretto tecnologico integrato è stato costituito nel 2012 ed aggrega i domini tecnologici afferenti ai poli ICT ed optoelettronica, coinvolgendo informatica, robotica, telecomunicazioni, fotonica, optoelettronica. Dopo l’approvazione, nel 2012, da parte del MIUR dei cluster tecnologici nazionali, è stata decisa l’integrazione all’interno del Distretto tecnologico integrato del settore aerospazio. In seguito all’integrazione, il Distretto tecnologico integrato viene individuato attraverso l’acronimo “D.T.-F.O.R.T.I.S.
– Distretto tecnologico per la Fotonica, l’Optoelettronica, la Robotica, le Telecomunicazioni, l’Informatica e lo Spazio”. Inoltre all’interno del Comitato di indirizzo tecnologico entrano un rappresentante aggiuntivo del sistema impresa e un rappresentante aggiuntivo del sistema università/ricerca, relativamente al settore “spazio”. “L’innovazione del sistema produttivo regionale – conclude Simoncini – è un passaggio obbligato per lo sviluppo della nostra economia, un passaggio che la crisi in atto rende più urgente per ridare competitività alle nostre imprese.
E’ con questa consapevolezza che, non da oggi, la Regione sta lavorando alla razionalizzazione, riorganizzazione e potenziamento del sistema regionale dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. Grazie a una razionalizzazione dei centri che si occupano di innovazione, contiamo di concentrare le risorse solo sulle realtà di eccellenza, operando una diversificazione in base alla vocazione dei territori ed evitando così inutili sprechi in un momento caratterizzato da una crescente ristrettezza di risorse”.