FIRENZE – Si chiama BTR, acronimo di Better than real, ed è la prima azienda spin off nel settore della logistica, futto della collaborazione fra Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e alcune importanti realtà imprenditoriali del settore nell’area livornese. La costituzione dello spin off è il risultato della stretta e fattiva collaborazione già in essere da alcuni anni tra PERCRO (Perceptual robotics laboratory) il laboratorio, con sede a Livorno, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con i relativi ricercatori e le energie che fanno riferimento ad aziende livornesi quali Global ServiceSrl,e portTechnical Service Srl, impegnate da alcuni anni nella realizzazione di progetti di ricerca applicata nell’ambito della simulazione e degli ambienti virtuali. Il presidente della nuova società è il Massimo Bergamasco, docente di meccanica applicata presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
L’assessore alle attività produttive lavoro e formazione della Regione Toscana, nel presentare l’iniziativa oggi a Livorno, ha sottolineato come la nuova azienda di spin off sia costituisca uno dei frutti di un importante lavoro che la Regione sta facendo sul tema dell’innovazione del sistema produttivo. In particolare ha ricordato come a dare il via agli ultimi sviluppi sfociati nel progetto BTR sia stato un progetto, chiamato Mechanuga, finanziato dalla Regione grazie ai fondi europei del Fesr.
Si trattava di un progetto nato con l’obiettivo di sviluppare applicativi meccatronici ai mezzi di sollevamento e movimentazione delle merci in modo da consentirne l’uso anche alle persone con disabilità motorie. BTR Srl è lo sviluppo di quel progetto e si occuperà principalmente della progettazione e la realizzazione di simulatori e tecnologie robotiche e di realtà virtuale con l’obiettivo della valorizzazione ed il trasferimento di tali tecnologie verso applicazioni di tipo industriale, con particolare attenzione per le necessità del settore logistico portuale. L’assessore ha sottolineato come l’avvio della nuova società livornese sia l’ultima tappa di un percorso complessivo che, a Livorno e più in generale in tutta la Toscana, ha visto in questi anni il costante potenziamento delle attività di innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico, con l’obiettivo di rendere più competitivo il sistema produttivo.Un’attenzione cui il mondo delle imprese e della ricerca sta rispondendo positivamente.
Così come testimoniato, sole per citare l’ultimo esempio in ordine di tempo, dall’ultimo bando per ricerca e sviluppo che ha visto il finanziamento di un centinaio di progetti, tutti nei settori di punta ad elevato contenuto tecnologico, presentati da piccole medie e grandi imprese e da reti di pmi, insieme a università e enti di ricerca, che saranno finanziati per complessivi 125 milioni e 600 mila euro. Ma quello citato dall’assessore è solo l’ultimo degli strumenti messi in campo per aumentare la capacità delle imprese, grandi, medie e piccole, di riposizionarsi sul mercato a livelli più alti e competitivi.
Fra gli strumenti offerti dal sistema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico c’è l’avvio dei 12 poli dell’innovazione e dei cinque distretti tecnologici (Ict e telecomunicazioni, scienze della vita, tecnologie dei beni culturali, tecnologie del trasporto ferroviario ed energie rinnovabili)cui si è aggiunto, nelle ultime settimane, un nuovo distretto importante per l’economia regionale, quello della nautica. La nascita della nuova azienda si inserisce coerentemente nel processo di innovazione tecnologica dell’area livornese avviato con la costituzione del Polo universitario sistemi logistici e consolidato con la destinazione, nel PIUSS (Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile) del Comune di Livorno, di una apposita struttura (la Dogana d’acqua) al laboratorio PERCRO.