Il Comune di Firenze e Casa Spa hanno firmato il protocollo d’intesa per l’avvio del programma sperimentale “Quanto consuma la mia casa”: un accordo che poterà concretamente il risparmio energetico nelle abitazioni di 20 famiglie fiorentine, protagoniste di un progetto per misurare quanto ‘consuma’ la loro casa e per scoprire come si può risparmiare energia diventando ‘inquilini responsabili’ e tagliando anche le spese della bolletta. I dati saranno poi utilizzati dal Comune per la definizione del nuovo Regolamento urbanistico e del conseguente Regolamento Edilizio, per le parti relative agli indirizzi sul risparmio energetico e l'efficienza delle abitazioni.
I venti ‘audit’, che saranno su base volontaria e finanziati dagli assessorati all’Ambiente e all’Urbanistica, si aggiungeranno a quelli su cui sta già lavorando Casa Spa e concorreranno a migliorare l’efficienza energetica dell’intero patrimonio immobiliare del territorio fiorentino. In pratica, sugli alloggi prescelti, significativi per tipologia costruttiva ed epoca di costruzione, verrà effettuata una diagnosi strumentale con certificazione energetica, per poi incrociare i consumi effettivi per riscaldamento e acqua calda sanitaria con le prestazioni dell’ “involucro”.
Partendo dalla conoscenza certa delle prestazioni dell’alloggio, l’obiettivo è quello di formare “inquilini responsabili”, che mettano quotidianamente in pratica ottimali modalità abitative e di gestione degli impianti. Con queste basi sarà quindi possibile proporre una casistica ragionata, tenuto conto del rapporto tra costi e qualità, di opere ed interventi per l’innalzamento dell’efficienza energetica degli alloggi. “L’amministrazione fiorentina, insieme a Casa Spa, è all’avanguardia in Italia sul tema del risparmio energetico – spiega l’assessore all’Ambiente Caterina Biti – Da esperienze come questa, anche se limitata nei numeri, può scaturire un circuito virtuoso che coinvolge tutti i cittadini.
Come mi piace ricordare, vorremmo che per acquistare o ristrutturare una casa si arrivasse presto a seguire gli stessi parametri di quando si sceglie un elettrodomestico: guardando non solo al prezzo ma anche alla classe energetica. Questo non solo per tutelare l’ambiente ma anche per abbattere i consumi e le spese dei cittadini; cosa non certo secondaria in questi tempi di crisi”. “Un approfondimento conoscitivo prezioso – ha aggiunto l’assessore all’urbanistica Titta Meucci – che ci consentirà di articolare le prescrizioni urbanistiche, per incentivare la trasformazione del patrimonio edilizio con livelli più elevati di efficienza energetica.
In coerenza con questo obiettivo, ricordo anche che proprio in questi giorni, variamo un avviso che esonera dal pagamento del canone d’occupazione del suolo pubblico i cantieri relativi ad interventi di rifacimento delle facciate con contemporanea riduzione delle dispersioni termiche”. Tra i problemi ancora aperti in Italia quello di un patrimonio edilizio esistente che registra la presenza di otto abitazioni su dieci con un consumo per riscaldamento superiore a 150 kWh/mq. all’anno: ed è proprio da questo dato che è nato il progetto “Quanto consuma la mia casa?”, cha Casa Spa sta già sperimentando dal 2011 su un campione di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
“Casa Spa è attenta e impegnata a fondo su queste tematiche – sottolinea il presidente di Casa Spa Luca Talluri – Non solo siamo all’avanguardia nella realizzazione delle nuove case popolari costruite negli ultimi anni, ma anche nel recupero del patrimonio abitativo esistente, che può essere portato ad una classe energetica migliore senza eccessive spese”.