Ha continuato a tremare per altre 33 volte la terra tra la Toscana e l'Emilia dopo la prima scossa delle ore 12:33; un sisma di magnitudo 5.2 ad una profondità di 5.1 km. L'epicentro è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale tra le Province di Lucca e Massa Carrara. I comuni più vicini all'epicentro sono Minucciano (LU), Casola in Lunigiana (MS) e Fosdinovo (MS), dove si segnalano danni ad edifici. A seguito della scossa principale sono state registrate altre 18 scosse di assestamento con magnitudo compresa tra 2.0 e 4.0, epicentro delle scosse localizzato tra i comuni di Fivizzano (MS), Minucciano (LU) e Casola in Lunigiana (MS). Il terremoto è stato nettamente avvertito a Genova, La Spezia, Bologna fino in Veneto e Friuli Venezia Giulia.
A seguire una trentina di altre scosse. Si registrano crolli in Lunigiana, in località Fivizzano e Casola danni in alcune abitazioni, un ferito in località Postella. Isolata una frazione. Dopo la scossa la circolazione ferroviaria è stata sospesa sulla linea Aulla – Lucca , la cosiddetta Garfagnana, tra Borgo Val di Taro e Pontremoli (linea Pontremolese) e sulla linea convenzionale tra Bologna e Piacenza. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) sono al lavoro per effettuare i controlli sull’integrità dell’infrastruttura ferroviaria.
La circolazione sulla linea Alta Velocità Milano - Bologna è regolare. E' stata attivata la colonna di protezione civile delle pubbliche assistenze toscane. I volontari sono in partenza su attivazione della Regione Toscana. In Lunigiana andranno a Casola, uno dei comuni più colpiti dalla scossa di terremoto di fine mattinata per allestire un campo che ospiti i senzatetto. Altra possibile destinazione Monzone di Fivizzano, borgo danneggiato dal sisma. Sul posto sono già presenti il vicepresidente di Anpas Toscana, Stefano Tusini, e il coordinatore della protezione civile, Alessandro Moni. La Regione Toscana fa sapere che è finito il sopralluogo e sta rientrando alla base l’elicottero della Protezione civile regionale che ha sorvolato le zone della Garfagnana e della Lunigiana dopo le scosse di terremoto, con epicentro tra le province di Massa-Carrara e Lucca. Al momento una delle zone più colpite pare Equi Terme, dove diversi edifici appaiono lesionati. La Protezione civile regionale, che inviato sul luogo alcuni tecnici, sta predisponendo l’invio di un migliaio di brandine per accogliere coloro che passeranno la notte fuori casa e si sta preparando anche per l’eventuale invio di due cucine da campo. Sono in partenza anche volontari delle Pubbliche assistenze per allestire un campo a Casola, un altro dei comuni più colpiti in Lunigiana, che ospiti le persone che non vorranno o non potranno dormire in casa. E’ iniziato tutto alle 12.33, con una forte scossa avvertita nel centro-nord d’Italia, con epicentro rilevato a Monzone, due chilometri da Fivizzano in provincia di Massa Carrara, e di magnitudo di 5.2 Richter.
La scossa è durata diversi secondi, è stata seguita da numerose altre scosse per tutta la giornata, addirittura 13 nella prima ora. A Casola, in Lunigiana, il sindaco ha segnalato consistenti danni materiali, crolli di muri, e gravi lesioni a edifici. Stessi problemi anche a Fivizzano. Per quanto riguarda la Toscana sono state la Garfagnana e la Lunigiana le zone più colpite, dove i cittadini sono rimasti anche per strada e dove bisognerà capire come affrontare la nottata.
“Per quanto riguarda il comune del quale sono sindaco, Fabbriche di Vallico – spiega il presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani – ho visto la gente molto impaurita. Per questo a Fabbriche, ma non solo a Fabbriche, siamo pronti, se necessario, ad ospitare le famiglie che hanno timore di passare la notte in casa. Con l’Unione dei Comuni e la Protezione civile locale e regionale abbiamo subito predisposto un piano di accoglienza in strutture anti sismiche. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore e nei prossimi giorni ma non vogliamo farci trovare impreparati”.“Stiamo seguendo con attenzione la situazione – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – Tutta la Protezione civile è attivata per coordinare le operazioni di controllo, assistenza ed eventuale intervento per garantire il ritorno più rapido possibile alla normalità “. Coincidenza o tempismo perfetto, proprio oggi è diventata legge il decreto Emergenze ambientali che risponde concretamente alle esigenze e alle richieste di molti territori.
Così il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis sull’approvazione del Decreto Emergenze Ambientali. "E’ un provvedimento molto atteso per la riqualificazione ambientale e il rilancio di aree industriali come quella di Piombino, per la ricostruzione anti sismica delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo, Emilia e Molise, per le emergenze rifiuti a Napoli e Palermo. Il decreto prevede anche fondi per i danni subiti dal porto di Genova dopo l'incidente della Jolly Nero e norme per la regolamentazione dell'Expo 2015 che sarà una vetrina fondamentale per il rilancio mondiale del Made in Italy e che avrà ricadute positive su tutta l'economia italiana.
Interventi che sono una boccata d'ossigeno anche per le imprese e i lavoratori in difficoltà per la crisi". "Seguiamo costantemente l'evoluzione del fenomeno e i possibili danni a infrastrutture stradali e ferroviarie - prosegue De Angelis- L’Italia purtroppo convive con una sismicità ad alto rischio e non possiamo più agire solo con la logica delle emergenze. Bisogna lavorare sulla prevenzione e la mitigazione dei danni con una grande e continua opera di ristrutturazione antisismica del nostro patrimonio edilizio pubblico e privato per salvare beni e vite umane nel 75% del territorio nazionale che le carte di rischio della Protezione Civile segnalano a medio-elevato pericolo.
E’ una priorità del Governo che ha già inserito 300 milioni di euro nel Decreto del Fare per l’edilizia scolastica, da incrementare con il Fondo per la conclusione e l’avvio di opere non rinviabili a cui il Ministero Infrastrutture e Trasporti sta lavorando. Ma è determinante estendere l'eco-bonus del 65% per il risparmio energetico in edilizia anche agli interventi di consolidamento antisismico degli edifici. Darebbe anche ossigeno all'edilizia e alle economie locali". “Mentre alla Camera si stava votando il decreto sulle emergenze ambientali, tra cui i provvedimenti inerenti il terremoto dell'Emilia, la terra ha tremato a Massa Carrara.
Esprimo la mia vicinanza agli abitanti di tutte le aree interessate e in particolare a quelli delle frazioni maggiormente colpite nei comuni Casola e di Fivizzano”. Così la deputata di Sinistra Ecologia e Libertà ed ex vicesindaco di Massa, Martina Nardi, a proposito del sisma che nella tarda mattinata di oggi ha colpito la Toscana settentrionale. “Ho provveduto immediatamente a chiedere informazioni al sindaco di Fivizzano, al presidente della Provincia e alla Protezione civile – prosegue Nardi – e ho confermato loro di essere a disposizione”. “Nelle dichiarazioni di voto – conclude la deputata – il gruppo di SEL ha rimarcato ancora una volta l'esigenza di emanare un piano di prevenzione nazionale che parta dalla messa in sicurezza delle scuole e degli edifici pubblici”. Silvia Velo e Andrea Manciulli, deputati Democratici“L’approvazione del Decreto Emergenze è molto importante per il Paese perchè contiene un lungo elenco di misure attese da tanti sindaci, dalle imprese, dai lavoratori.
Dal sostegno alle zone colpite dal terremoto del maggio 2012 - attraverso facilitazioni burocratiche, allentamento del patto di stabilità e il rinvio del pagamento delle tasse - all’emergenza dei territori del Pollino, dagli interventi per i Comuni del Piemonte interessati dalla Tav alle opere dell’Expo, dai 120 milioni di euro l’anno per 10 anni per il miglioramento della rete ferroviaria all’emergenza rifiuti in Campania e Sicilia fino all’intervento contro la crisi del polo siderurgico di Piombino, dove si potranno accelerare le opere per la realizzazione del porto e migliorarne la competitività, abbiamo approvato una legge che dà strumenti per combattere la crisi”.
“Noi proseguiamo a lavorare approvando provvedimenti che mettono in moto centinai di milioni di euro di investimenti. Purtroppo, abbiamo dovuto assistere alla penosa messa in scena dell’ostruzionismo del M5S che ha fatto solo perdere tempo al parlamento. Il loro è stato un ‘distruzionismo’ di cui devono rendere conto al Paese”.