“Né soddisfatto né insoddisfatto ma sorpreso”. Così si è dichiarato il capogruppo Pdl Alberto Magnolfi della risposta in aula dell’assessore Anna Marson all’interrogazione del Pdl sulle circostanziate accuse sollevate in sede di audizione da alcuni amministratori locali su aspetti di atti tecnici, preparatori della variante al Pit per il Parco della Piana e l’aeroporto di Peretola. “In audizione – ha ricordato Magnolfi - sono state mosse non solo critiche ma accuse circostanziate e precise soprattutto dal presidente della Provincia di Prato e dal sindaco di Sesto.
E’stato detto che Enac ha scritto documenti cialtroni, che Irpet ha presentato ‘paginette’ già prodotte per Confindustria, che il piano finanziario non è credibile e che è stato ‘fatto tornare’. Bisogna rispondere a queste accuse e ve lo dice uno che non è pregiudizionalmente contrario al progetto e che nella sua città lo difendeva. Adesso forse dovrò essere più prudente”. Marson ha ricordato che la disciplina del master plan “Il Sistema Aeroportuale Toscano” individua specifiche prescrizioni per il progetto di qualificazione aeroportuale e che sono necessari alcuni interventi, a cura e spese del proponente affinchè la Regione possa esprimere parere favorevole in sede di valutazione del progetto.
Marson ha elencato alcuni interventi come la rinaturalizzazione delle aree aeroportuali non più necessarie da destinare a Parco agricolo della Piana; la salvaguardia della biodiversità; la compensazione a seguito di interferenze con siti di importanza naturalistica regionale; l’adeguamento del reticolo idraulico; l’adeguamento e ricucitura della viabilità interferita, senza riduzione degli elementi prestazionali; gli interventi di mitigazione e compensazione per l’inquinamento atmosferico e acustico; la redazione della Valutazione di Impatto Sanitario che tenga conto delle principali previsioni nell’area, quali il termovalorizzatore e l’adeguamento autostradale, da allegare alla VIA . Sulle cifre, l’assessore ha detto “tutti i costi relativi alla realizzazione della pista, ivi compresi le modifiche dell'assetto attuale, i ripristini e le mitigazioni, sono a carico del proponente”.
Magnolfi ha replicato: “Riguardo alle stime economiche lei dice che non sono state prodotte dalla Regione Toscana e non fanno parte dell’atto di variante al PIT e vengono solo riportate in allegati prodotti da altri soggetti. A noi interessa sapere per quanto il soggetto proponente si impegna e si indebita e se può sostenere questo impegno”. “Rimangono dubbi e perplessità – conclude il capogruppo Pld – anche sul percorso istituzionale non ci sono stati chiarimenti. Stiamo assistendo ad una brutta dissonanza.“ Marson ha ripercorso l’iter istituzionale seguito dalla Giunta con sessioni di progettazione partecipata ed estesa a tutte le amministrazioni competenti per coordinare le pianificazioni urbanistiche comunali rispetto alla variante del PIT.
L’accordo prevede per la Regione Toscana il ruolo di “stazione appaltante” al fine di individuare gli advisors giuridici e finanziari incaricati della realizzazione degli studi di fattibilità. “La mia risposta a Alberto Magnolfi, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, ha riguardato i contenuti della variante al Pit relativa al Parco agricolo della piana e alla riqualificazione dell’aeroporto di Peretola. Non potevo né intendevo rispondere in merito ai contenuti di documenti e azioni di altri soggetti, quali Enac”.
Così l’assessore regionale al governo del territorio, Anna Marson. “Quanto al piano finanziario per la realizzazione della pista 12/30, non compete alla Regione – prosegue Marson – Le stime economiche degli interventi necessari per tale azione non sono state prodotte dalla Regione Toscana e non fanno parte dell’atto di variante al Pit, ma vengono solo riportate in allegati prodotti da altri soggetti. Intendo precisare che comunque tutti i costi relativi alla realizzazione della pista, compresi le modifiche dell’assetto attuale, i ripristini e le mitigazioni, sono a carico del proponente”.