“Comitato promotore per la metropolitana e l’aeroporto”: cambia così nome, e si rilancia, il Comitato promotore della micro metropolitana nato nel 2001. Ad annunciarlo, il creatore del Comitato Mario Razzanelli insieme al neo presidente Giovanni Gentile (past president di Confindustria), all’ex Magnifico Rettore Paolo Blasi (che fa il suo ingresso tra i membri) e al professor Tito Arecchi, autore dello studio dell’Università di Firenze, finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio, per il micrometrò.
Studio che vide, nel 2001, l’adesione di 300 personalità (con testimonial d’eccezione il maestro Zubin Metha) e la mostra, al Rondò di Bacco, di 33 tra i progetti realizzati da 180 architetti per la micro metropolitana fiorentina. “Alla luce degli ultimi fatti – ha dichiarato Razzanelli – con le linee 2 e 3 della tramvia che ‘tramontano’, sia per l’insufficienza dei fondi economici che per la volontà, espressa dai fiorentini già nel referendum del 2008 che vide la bocciatura dei progetti, è arrivato il momento di rilanciare l’azione del Comitato.
E, insieme a Giovanni Gentile che ha accettato di essere il nuovo presidente, abbiamo pensato che, insieme al rimettere sul tavolo il progetto della micro metropolitana, fosse fondamentale lavorare per risolvere la questione pluridecennale dello sviluppo dell’aeroporto di Peretola. Solo così, risolvendo a un tempo le difficoltà del trasporto pubblico locale e della mobilità e quelle di dotare la città di uno scalo aeroportuale all’altezza della città, si potrà rilanciare l’economia di Firenze e del suo comprensorio”. Gentile, da parte sua, ha sottolineato di aver accettato l’incarico “con puro spirito di servizio”.
“Dopo aver lavorato a questi temi della città come presidente di Confindustria dal 2007 al 2011 – ha dichiarato Gentile – si tratta per me di riprendere il discorso, con uno spirito di collaborazione con le istituzioni. Vogliamo riportare sul tavolo i progetti della micro metropolitana accantonati dalla precedente amministrazione a causa di una ‘coloritura politica’ che la vicenda aveva preso, e crediamo che con il sindaco Renzi sia il momento giusto per ricominciare a discuterne, sperando di poter concorrere a fare qualcosa di buono per Firenze.
Al tempo stesso, dopo i molti anni persi, la posizione della Regione e l’impegno di questa amministrazione ci fanno credere che sia finalmente arrivato anche il momento per affrontare e risolvere il problema dello sviluppo dell’aeroporto”. “Alla Toscana e a Firenze – ha concluso Gentile – serve una cura-choc per superare la gravissima crisi economica, e con la nostra azione ci auguriamo di poter contribuire a smuovere le acque”. Blasi ha invece sottolineato l’enorme lavoro svolto dall’Università grazie al finanziamento dell’Ente Cassa per lo studio preliminare alla realizzazione di una micro metropolitana a Firenze, studio che ha prodotto nel 2004 un volume che racchiude la sintesi del lavoro (costato 1,2 miliardi di lire) portato avanti dal professor Tito Arecchi e dai suoi collaboratori. “Abbiamo già tutto – ha detto l’ex Maginifico rettore –, compreso uno studio idrogeologico del sottosuolo della città palmo a palmo.
Gli studi dimostrano che la micro metropolitana sarebbe la soluzione in assoluto migliore per copertura del territorio col mezzo pubblico, e grazie all’automazione dei convogli (che abbatte le spese di gestione) e il minore diametro del tunnel necessario, anche l’alternativa più economica per risolvere i problemi del trasporto pubblico locale”. “Ci auguriamo che ora il sindaco voglia cogliere l’appello che gli giunge dal Comitato, e che finalmente a Firenze si cominci concretamente a lavorare per avere infrastrutture di trasporto all’altezza delle possibilità che la nostra città esprime a livello internazionale” ha concluso Razzanelli.