Matteo Renzi punta al tutto esaurito per la serata di venerdì che lo vede far tappa nella sua città. Il Palazzetto dello Sport potrà ospitare fino a 5300 persone, ed il sindaco conta di riempire ogni spazio libero "Sarebbe la prima volta - spiega - per un evento che non è né una cena, né un concerto". Lo dice a margine della conferenza in cui ha presentato i lavori stradali che interesseranno Firenze per i Mondiali di Ciclismo del 2013 "Il più grande evento sportivo degli ultimi anni e per i prossimi anni a Firenze, milioni spesi che ricadono sulla città e che serviranno per migliorare le nostre strade".
Saranno interessate l'area di Campo di Marte, il centro storico e via Pistoiese e strade limitrofe. In via Pistoiese è stato chiesto dall'organizzazione di eliminare le ''famigerate'' rotonde che sono servite per mettere in sicurezza una strada problematica che ha fatto registrare troppi incidenti "Dopo i Mondiali verranno riposizionate, ma in modo diverso" spiegano dall'Ufficio Tecnico del Comune. "Cittadini sarà una settimana difficile per il traffico" avvisa il primo cittadino, ma la ricaduta sul capoluogo vale la pena del sacrificio sulla mobilità: sono infatti attese in città numerose presenze ed un ritorno economico che in tempo di crisi non sembra scontentare nessuno. Renzi ha commentato poi la battuta di Benigni "Se Renzi e Bersani fossero dello stesso Partito vincerebbero le elezioni" che ha fatto ridere di gusto il candidato democratico.
Successivamente si è soffermato sull'apprezzamento nei suoi confronti mostrato dal Commissario Tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli: ''Mi riempie il cuore di orgoglio, e lui sa che la stima è reciproca, ma non voglio tirarlo per la giacchetta e non cercherò mai di strumentalizzarlo. Lui è un patrimonio di questa città, Fiorino d'Oro e Cittadinanza Onoraria che però gli verrà consegnata dopo le elezioni per evitare polemiche''. In conclusione si è detto soddisfatto del tour del quale "Fortunatamente si intravede la fine del tunnel" detto sorridendo pronto a partire per la Sardegna.
"La Sicilia la toccheremo dopo le elezioni" Perché? "Nessuno mi ha chiesto di intervenire, se me l'avessero chiesto ci avrei pensato, ma si tratta di una sfida dove non mi sento di partecipare direttamente" ci sarà tra i candidati in trinacria anche il politico siciliano Davide Faraone che ha accompagnato il rottamatore negli impegni svolti sino ad ora come la Stazione Leopolda ed il Big Bang. AL