Lo scontro a distanza tra Matteo Renzi e Massimo D'Alema, questo possiamo già dirlo, è una delle note che ha contraddistinto questa campagna elettorale in vista delle primarie di novembre, che comunque finiranno, promettono di cambiare le sorti del Partito Democratico. L'annuncio della non ricandidatura di Valter Weltroni ha sorpreso un po' tutti e ridato nuova consistenza al dibattito sulla rottamazione, oltre che aver riacceso le fazioni interne al partito. Cosa faranno gli altri senior? Ogni mossa potrebbe essere percepita come sbagliata; tanto che proprio D'Alema astutamente ha rimesso la palla al partito: "Mi ricandido se sarà il Pd a chiedermelo".
Luigi Bersani però ha risposto che non ci saranno richieste esplicite per nessuno: chi intende essere ricandidato si faccia avanti e chieda espressamente la deroga al regolamento. Già la famosa deroga ai tre mandati, quella citata e osteggiata da Renzi ogni volta che può. E Renzi ha potuto, anche ieri a Empoli al Palazzo delle Esposizioni dove è approdato il suo camper, che dopo aver attraversato l'Italia, al momento è impegnato nelle tappe toscane. Ma mentre il sindaco di Firenze parlava alla platea di emplesi attenti, qualcuno pensava e organizzava uno scherzo.
Infilata una maschera del Presidente del Copasir si è fatto fotografare davanti al camper, in realtà parcheggiato, mimando un incidente. L'ufficio stampa del sindaco prende subito le distanze. In una nota Simona Bonafè, responsabile dell'organizzzione del tour di Renzi dichiara: "'Abbiamo visto l'immagine di una persona con la maschera di Massimo D'Alema che finge di essere investito dal camper di Matteo Renzi, in realtà fermo al parcheggio. Prendiamo le distanze da questo gesto di cui nessuno degli organizzatori e noi del comitato eravamo a conoscenza.
Un gesto che condanniamo senza riserve e che si e' svolto durante la manifestazione al Palazzo delle esposizioni di Empoli quando tutti noi eravamo all'interno della struttura". FiDAmi