Matteo Renzi lancia un pensiero su Facebook "Un consiglio per un libro visto che da tanto non vado in libreria" e se gran parte d'Italia si mobilita per suggerire una lettura al candidato Premier, si va da Fabio Volo all'ultimo di Veltroni o Bersani, passando per Dino Campana, i fiorentini solleticano a loro modo il primo cittadino ricordando la continua dismissione delle librerie fiorentine, non ultima la Edison. "Oggi per me giornata tutta fiorentina. E aspettiamo il Presidente della Repubblica a Castelpulci per l'inaugurazione della Scuola della Magistratura.
Mi sono accorto che, complice le primarie, non entro in libreria da tantissimo tempo. Se trovo un quarto d'ora oggi vado. Tra le nuove uscite, qualcuno ha suggerimenti?" così scrive Matteo Renzi su Facebook ed è subito corsa al consiglio, ma non da parte di tutti. Chi ben conosce la realtà fiorentina, oramai in minoranza rispetto a chi commenta i post del sindaco candidato alle Primarie del Pd esclama "Vai alla Edison, ti sapranno consigliare". "Vada alla Edison, dove stanno facendo la liquidazione di tutti i libri per l'imminente chiusura della libreria.
Il ricavato servirà per pagare i TFR dei dipendenti... Ma vuole candidarsi a premier quando non è riuscito a risolvere i problemi di Firenze!" Il vicesindaco Dario Nardella interviene su Facebook sottolineando come i problemi della Edison non dipendano dal Comune di Firenze ma da una gestione tutta privata degli eventi tra i gruppi Bellentani e Feltrinelli: "Il fatto che la libreria Edison stia per chiudere è una perdita per tutti, per i lavoratori, per i fiorentini, per il Comune.
Questo è un fatto. Così come in tutta questa vicenda le responsabilità sono delle imprese coinvolte. Il Comune - ed io in prima persona - è intervenuto alla fine di una lunga vicenda giudiziaria tra Feltrinelli ed Edison con un obiettivo chiaro: aiutare i lavoratori e consentire una proroga della chiusura anche nella speranza che il gruppo Edison potesse trovare nuove opportunità per sopravvivere. Per questo ho chiesto la firma di un accordo tra le proprietà il 1 ottobre davanti ai sindacati.
Se i legali non porteranno avanti quell'accordo non è per responsabilità del Comune. Noi non vogliamo e non possiamo essere trascinati nel tritacarne di battaglie legali che non accennano a terminare. Né vogliamo essere oggetto di illazioni, come quella che ci attribuisce la decisione di eliminare il vincolo di destinazione urbanistica dell’immobile, decisione che tra l’altro è solo nelle facoltà del Consiglio comunale e non della Giunta".