di Nicola Novelli BRUXELLES- Lo stesso giorno in cui Massimo D'Alema, presidente del Comitato parlamentare per la Sicurezza, annuncia rivelazioni circa i mezzi di trasporto utilizzati da Matteo Renzi durante la campagna per le primarie del PD, da Bruxelles l'ex sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, ora parlamentare europeo, se la prende con i giornalisti fiorentini rei di continuare a criticarlo mettendolo a paragone proprio con il suo successore. L'occasione la visita di iscritti dell'Associazione Stampa Toscana, alla quale di deputato UE ha elencato la sua lista nera di giornalisti filo-renziani. E' successo ieri negli uffici del Gruppo parlamentare dei Socialisti e democratici, dove Domenici ha ricevuto una quindicina di giornalisti toscani ai quali ha rivolto una poco velata critica circa gli apprezzamenti che continua a raccogliere dalla stampa locale a tre anni di distanza dalla fine del suo mandato a Palazzo Vecchio.
E non risparmia la lista dei cattivi, con tanto di nome, cognome e citazione della critica saliente: Paolo Ermini, condirettore del Corriere della Sera, Sandro Bertucelli intervistato Europa nelle settimane scorse Fabio Galati di Repubblica, Denise Pardo dell'Espresso. “Ci sono voci che continuano a girare sul conto della passata amministrazione comunale -spiega Leonardo Domenici- per questo preferisco non parlare più con nessuno” che prosegue riscrivendo lui il paragone tra la sua gestione di Palazzo Vecchio e i risultati dell'attuale giunta comunale: “Bisogna andare a rileggere gli articoli di quegli stessi giornali sui livelli di gradimento di quando ero sindaco io e confrontarli con quanto realizzato negli ultimi tre anni.
Fossi in quei giornalisti terrei bene d'occhio la questione dei finanziamenti alla nuova linea della tramvia. Molti di quelle risorse potrebbero andare perdute”. Ma non è contento Domenici dell'esperienza che sta maturando a Bruxelles? “E' un'attività molto diversa da quella che ho sviluppato in passato e che mi mette in relazione con scenari per me nuovi -afferma Domenici- attualmente sono relatore per la Commissione sul progetto di riforma della legge di regolamentazione delle società di rating finanziario.
E in questo ruolo mi confronto con politici e tecnici di grande livello. Ecco, vedete -aggiunge- i miei interlocutori stranieri, sono alla quarta, o quinta legistaltura al Parlamento Europeo e io mi rendo conto che questa sorta di specializzazione è necessaria a Bruxelles per sviluppare competenze adeguate. Ma andate a dire in Italia che serve una leva di politici competenti che ricoprano lo stesso incarico per almento quattro legislature. E sarete immediatamente tacciati quali difensori della Casta”. Così l'ex Sindaco sembra arrendersi alla marea montante e conclude ironicamente con un'ultima citazione dei suoi detrattori: “Stiano tranquilli.
Dirò anche io Il sistema di potere che avevo messo in piedi per dieci anni è stato finalmente smantellato”.