Nuova vita all’ex-Gasometro dell’Anconella: agli studenti di Architettura dell’Università di Firenze è stato chiesto come compito didattico di riprogettare la struttura e il parco circostante. I loro lavori sono stati raccolti in una mostra, che sarà presentata mercoledì 30 maggio 2012 alle ore 17, dal titolo “Una nuova vita per il Gasometro – L’archeologia industriale tra passato e futuro” (presso il Centro anziani “Età libera” in Via dell’Anconella, 3). All’incontro-presentazione parteciperanno - oltre agli studenti del corso di “Tecnologia dell’architettura e strumenti e metodi della produzione” (anno accademico 2010-2011) - Elisabetta Meucci, assessore alle politiche del territorio del Comune di Firenze, Saverio Mecca, preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, Giuseppe D’Eugenio, presidente del Quartiere 4 del Comune di Firenze.
I lavori saranno presentati da Vincenzo Di Nardo, docente del corso e vicepresidente Nazionale ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili). Il Gasometro dell’Anconella è un’importante testimonianza del passato industriale del quartiere di San Frediano nel secolo XIX: aveva sia la funzione di serbatoio di compenso per il gas proveniente dalla centrale di produzione, sia quella di mantenimento dell’elemento gassoso entro appositi valori di pressione di esercizio nella rete di distribuzione, come anche la funzione di garantire una giusta miscela dei componenti chimici del gas.
Quando l’illuminazione stradale passò alle lampade ad incandescenza, l’illuminazione a gas fu utilizzata in altri ambiti, anche privati (come nei negozi); in seguito gli impianti vennero smantellati e rimase un solo gasometro, quello dell’Anconella appunto, in funzione fino agli anni Settanta. Obiettivo dei lavori degli studenti è stato ipotizzare il recupero della struttura e del parco circostante con funzioni più adatte a una città contemporanea, a beneficio del Quartiere 4 che ospita l’ex-gasometro.
Partendo dalla fantasia e dalla creatività, i progetti degli studenti si sono sviluppati grazie al confronto tra le necessità del quartiere e la volontà di ravvivare una zona problematica del contesto cittadino, soprattutto nelle ore notturne. Il risultato è una raccolta di progetti molto eterogenei tra loro per composizione e funzioni,dalla musica al design, dalla cura del corpo a quella degli animali.