Il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani cede la parola al sindaco Matteo Renzi "che seguendo l'iter previsto, come consigliere ha chiesto di poter esporre una relazione" ed il primo cittadino enuncia uno ad uno tutti i cento punti corrispondenti ai luoghi della città in cui l'Amministrazione intende operare attivamente per il recupero e la riqualificazione, urbanistica, logistica e strutturale della città. Ecco alcune delle tematiche esposte dal sindaco che avranno scadenza 2014: "Piazza Duomo: illuminazione, collegamento in pietra con le Oblate, investimento tra i poli culturali.
Loggia Bigallo, Palazzo Medici galleria carrozze. Riapertura Niccolini. In piazza Duomo panchine, rifare strada attorno alla colonna di San Zanobi. Abbattuto il rumore, è stato come levare le vuvuzelas. Palazzo Vecchio: impianto illuminazione rimasto al 1996. Da rifare questo e non solo Giardino Lungarno Santa Rosa: Rivalutazione avrà valore se ricollegata al Gasometro, al Torrino ed all'attuale stabile dedicato alla ASL Oblate: Ci insediamo nel solco della precedente Amministrazione.
Leveremo il Museo Firenze Com'era, si entrerà in biblioteca dal giardino. Recuperare il Teatro dell'Oriuolo Viale Giannotti: Recupereremo accanto alla ex Esselunga l'edilizia residenziale pubblica in legno. Dove c'è edilizia residenziale pubblica unire anche arte contemporanea, non ghettizzandola ma inserendola in un contesto vivo Parco dell'Anconella: recupero di una Cappella ed aumento della fruizione dell'area verde Meccanotessile: Chiuso da tempo, l'idea di aprirlo è prioritaria.
Tutta la città, non un solo spazio necessita di essere arricchito di arte contemporanea. La parte partecipativa sarà curata dall'assessore Di Giorgi. Palazzo di Giustizia: La collaborazione con il ministro Alfano procede bene anche per la gara relativa alla fornitura dei mobili, ovvero il completamento dell'arredo potrebbe avvenire per la fine del 2010. Questo vorrebbe dire aprire subito il cantiere di Piazza San Firenze Piazza San Firenze: Non un luogo per Uffici pubblici ma un luogo vivo.
Un luogo dove far crescere, studiare, vivere e dormire ragazzi/studenti provenienti da tutto il mondo. La piazza deve tornare ad essere una piazza, il contesto fa da preludio tra Santa Croce e Piazza della Signoria al centro. La parte dedicata ai motorini è anacronistica. Perso il pezzo davantoi a Palazzo Gondi con le Bancarelle Ex Inceneritore di San Donnino: Complessa la vicenda con Quadrifoglio, l'idea è di buttare giù una parte del sito ora in funzione agli operatori di Quadrifoglio Collettore di riva sinistra: 110 mila fiorentini scaricano in Arno, non è possibile da sostenere ulteriormente.
L'Ato ha dichiarato lo scorso 23 giugno fattibile questo cambiamento Ex poste al Ponte al Pino: Da anni oggetto di discussioni, contenziosi e querelle. Chiederemo alla proprietà di buttare giù tutto e farci un parcheggio per i residenti Sant'Orsola: Dalla riqualificazione di questa deriverà una ristrutturazione dell'intera area di San Lorenzo. Quand'ero in Provincia mi appoggiarono bipartisan proprio il recupero di Sant'Orsola. In sede istituzionale tra noi e la Provincia c'è una discussione in atto, ma da parte nostra c'è la massima disponibilità, noi siamo 'sdraiati' in attesa che la Provincia faccia presto Piazza delle Cure: Da 25 anni sussiste il problema del mercato, traffico, acquedotto.
Luogo da rivalutare per una delle sfide più affascinanti e difficile. Roba da chiedere a FS se lo snodo viario sia stato premiato con il Nobel. Cascine del Riccio: Autostrade Spa ha una serie di impegni nei nostri confronti, che risalgono al 1998, tre amministrazioni fa, il secolo scorso. Una grande disponibilità ma aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti con i bypass. In tre anni possono esssere fatti dal momento in cui si parte, abbiamo chiesto ad Autostrade di fornbirci i soldi per poter fare da soli e fare prima.
Vorremmo chiudere entro la fine dell'estate. Viale Guidoni - Giardino dell'ex Scuola Caterina de' Medici: Abbiamo provveduto alla demolizione dello stabile, risolvendo una situazione come lo è stato per il Meyer in un modo che ci pone come alternativa tra manganellismo e buonismo. Teatro del Maggio: Noi abbiamo scelto di decidere chi fosse il direttore dei lavori, avanti spediti per poter avere la copertura per il 2012. Collegata all'area Leopolda. Parco delle cascine ed Argingrosso: partecipazione ampia, ripartiamo da un lavoro di fotografia della realtà avviato tra il '99 ed il 2004.
Occorre una struttura che gestisca il Parco, la cui natura è secondaria. Nel 2014 avere un Parco Ponte Santa Trinita: L'impegno a pulirlo era entro l'8 di giugno. La sovrintendenza ci ha chiesto delle garanzie, ci sarà un accordo tombale con la previsione di tutti i casi di specie, in modo che il fine sia quello di pulire il muro. Vogliamo pulirli e non ci riusciamo per via degli stop continui, così facendo invece sappiamo come agire di momento in momento. Interessante sarebbe che Ferrovie pulisse i propri spazi ad esempio, visto l'accordo con FS Castello: Due grandi temi, quello del Borgo in primis, che vede diverse realtà interagire.
Investire in una percorribilità turistica, che poco serve se non corrisponde anche una infrastrutturalità utile. Ritengo che il presidente Enrico Rossi abbia compiuto un grande gesto di importanza significativa indicando di voler variare il PIT della Zona. Significa di preservare l'inserimento del Termovalorizzatore e del Parco della Piana, al momento interrotto dal sistema della pista. La sfida di Rossi di annunciare che entro il 2010 sarà predisposta la variante al PIT significa chiamare tutti gli Enti, anche il Comune di Firenze, per mettere in sicurezza l'aeroporto di Firenze.
Andiamo alla variante con proposte chiare da parte del Comune. Abbiamo preparato anche una planimetria di quello che abbiamo in mente. Possibilità della Tramvia di passare oltre l'aerostazione raggiungendo una fermata nell'area limitrofa a Castello raggiungendo il Polo tecnologico di Sesto Fiorentino. Noi andiamo alla Variante del PIT con le idee chiare rispetto alla riorganizzazione dell'area che contempla un cambiamento con svariate conseguenze, noi in autotutela verificheremo tutti i passi da compiere. Avremo tutto Parco davanti alla Scuola Marescialli dei Carabinieri, ma sarei per la foresta così da non vederla neppure.
Avremo anche lo Spazio per lo Stadio ed il Parco a tema, nel discorso più ampio della Cittadella con eventuale riutilizzazione del Franchi. La pista parallela apre uno scenario interessante nel rapporto con Pisa, ma non per fare lotte ma per fare squadra e collaborare con loro. Porta d'accesso alla Stazione di Firenze: Butteremo giù la Pensilina di Toraldo in agosto. Diversa sistemazione delle bancarelle. Davanti al Polo Congressuale non ci stanno gli autobus che vanno in tutta europa. Piazza Santa Maria Novella: Continuare i lavori ampliare il Museo, collegare la piazza con la Stazione attraverso il chiostro dei morti. Montedomini: Valorizzare le Murate, la Torre della Zecca, e quindi Montedomini non può restare così. Illuminare San Niccolò per San Giovanni 2011. Santo Spirito e collegamento con Via Maggio: cassonetti interrati, illuminazione. Piazza del Carmine: Vederla senza macchine fa impressione, ho potuto assistervi durante la notte bianca, ma sarebbe una follia levare le macchine senza un parcheggio.
Per questo abbiamo previsto un parcheggio e proporremo una variante al regolamento urbanistico che blocca i parcheggi interrati in centro". Questi cento punti partono dal Duomo e Palazzo Vecchio ma il sindaco tiene in considerazione anche la estrema periferia, per il recupero sotto il profilo della viabilità e non solo di quelle aree limitrofe alla città ma molto delicate perché contigui alla stessa e con essa in stretto rapporto. Conclude Renzi poi toccando l'aspetto dei giardini cittadini da recuperare, quelli rimasti nascosti al pubblico, e che secondo le dichiarazioni del primo cittadino risultano essere punto determinante dell'impegno preso con la città. Non è il piano strutturale quello esposto dal Sindaco, ma vale come se lo fosse spiega Renzi, che parla infine di Volumi Zero, l'idea cui tende ad arrivare l'Amministrazione. Conclude con le parole di Antonio Gramsci, spiegando che il lavoro non è in contrapposizione a chi ha preceduto l'amministrazione ma è di completamento "Una generazione che non riesce a vedere le grandezze della generazione precedente" questo è ciò che non vuol essere Renzi, che riceve un testimone e che vuole costruire su ciò che è stato già fatto. "La vera sfida al termine del primo anno di mandato - dice Renzi - è di andare avanti con l'idea della bellezza e della valoriozzazione di una città dove vogliamo essere cittadini e che ci porta a guardare in ogni direzione con lo spirito di chi ha voglia di costruire cattedrali e non si accontenta". AL