Firenze – Software, manichini, robot, ovvero tecniche sofisticate per formare operatori sempre più qualificati, addestrati a fronteggiare al meglio sia la routine che le emergenze.Ecco l’obiettivo della Simmed, la Società Italiana di Simulazione in Medicina fondata di recente a Firenze, che celebra domani e sabato al Palaffari il primo simposio nazionale con la partecipazione di chirurghi e medici delle più diverse discipline, fisioterapisti, infermieri, personale della protezione civile, volontari. Presieduta dal professor Gian Franco Gensini, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze, la Simmed è la prima associazione scientifica dedicata a questo sistema di addestramento totalmente interattivo, basato sull’uso di strumenti formativi ed educativi innovativi, inseriti in scenari clinici che riproducono fedelmente le condizioni reali in cui si opera in campo sanitario. Le esperienze sui simulatori possono per di più essere ripetute fino a conseguire un elevato livello di competenza nelle manovre, evitando il contatto diretto con i pazienti e migliorandone notevolmente il livello di sicurezza, quando si deve passare dalla formazione specifica alla pratica clinica quotidiana sul campo. Diversamente dai tradizionali congressi basati per lo più su fitte sequenze di relazioni, la formula scelta da SIMMED alterna teoria e pratica, cioè sessioni sulla teoria della simulazione, e dimostrazioni pratiche per piccoli gruppi, in cui i vari sistemi hardware e software saranno applicati a casi clinici e contesti decisionali anche imprevedibili e ad alto rischio.
Intervenire su casi di morte improvvisa in corso di attività sportiva è appunto una delle simulazioni previste. In Italia questo modello di addestramento è in realtà applicato da tempo e stanno nascendo numerosi centri universitari e ospedalieri. In Toscana sono attive strutture di simulazione dedicate prevalentemente alla chirurgia (Centro EndoCAS di Pisa creato e seguito dai professori Franco Mosca e Mauro Ferrari e dal loro gruppo), alle urgenze pediatriche (AOU Meyer), all’ortopedia (Centro di simulazione di Arezzo) e alla medicina di emergenza-urgenza (Centro di Simulazione dell'AOU Careggi di Firenze).
Mancava però, spiega il professor Gensini, una Società scientifica che mettesse in contatto i vari operatori del settore per confrontare le diverse esperienze. Questo, appunto, è lo scopo principale della Simmed.Il rapido e continuo sviluppo della medicina e, in generale, delle conoscenze biomediche, oltre al continuo sviluppo delle tecnologie e dei modelli organizzativi, rendono del resto sempre più difficile per il singolo operatore mantenersi aggiornato e competente. Da qui il costante bisogno formativo, che per essere al passo con i tempi, efficace ed efficiente, deve però dotarsi di strumenti innovativi, di elevato contenuto scientifico e professionale e ad alta qualificazione tecnologica