Un cielo grigio sul Franchi. Una giornata “autunnale” nella primavera inoltrata. Una giornata adatta alla fine di un campionato tribolato. Ci si aspettava una prova d'orgoglio dei Viola, una vittoria che scaldasse gli animi degli sparuti tifosi viola in uno stadio mai così vuoto. Purtroppo l'addio al campionato è tributato con uno scialbo pareggio a reti inviolate. Una squadra con molte assenze che ha schierato Romulo, Salifu, Acosty e ha giocato una partita povera di spunti offensivi e di emozioni.
Sugli spalti la contestazione di un gruppo di ultrà che quando ha raggiunto i toni beceri di una pesante offesa ad Andrea Della Valle ha suscitato le reazioni indignate del resto dello stadio e ha indotto il patron della Fiorentina ad andarsene della tribuna. In una partita giocata mediocremente dalla squadra hanno brillato soltanto Cerci, Neto e Natali che ha giocato la sua ultima partita con la Fiorentina. Nel dopo gara il tecnico viola Vincenzo Guerini ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport: "Sappiamo di non aver fatto un campionato esaltante, gli obiettivi erano altri.
Da tifoso viola andrei cauto con le critiche aspre perché domani potremmo ritrovarci in condizioni peggiori; se la famiglia Della Valle avesse voglia di staccare da tifoso viola mi preoccuperei molto. La famiglia Della Valle non ha bisogno di nessun messaggio o consiglio. Mi ha fatto piacere l'atteggiamento della stragrande maggioranza della tifoseria. Questa stagione nessuno di noi si è divertito, sappiamo che abbiamo sbagliato tutti e cercheremo di rimediare. Parlo ai tifosi: dico che insieme dobbiamo uscire da questa situazione e costruire un futuro migliore.
Salvezza? Ho detto che il merito è di Mihajlovic e Rossi, in due partite un allenatore non incide. Per me è stato un sogno, perché crescendo qui questa maglia mi è rimasta attaccata alla pelle. La mia situazione è quella che conta meno: ho un ottimo rapporto con la società e decideranno loro. Credo che il futuro sia già iniziato, credo che la società imposterà un futuro abbastanza importante, anche se non bisogna pretendere miracoli.” Adesso è il tempo di ricostruire ed è questo l'intendimento di Andrea Della Valle che prima della partita ha dichiarato a Radio Blu: "Ci stiamo dedicando al 100% a rifondare questa squadra con l'obiettivo di riaprire un ciclo.
Quello che da un paio di anni non riusciamo a fare. Una stagione di tanti rimorsi, anche se oggi con una vittoria arriveremmo a 48 punti. Per come stava andando questa stagione erano in pochi a credere che questa società riuscisse a venire fuori da questa situazione. Altre società che si dice ne sappiano di più mi sembra siano in condizioni anche peggiori. Viste le statistiche abbiamo il quarto peggior bilancio, con davanti le tre big. Ma non voglio parlare del passato, adesso c'è da ricostruire per il futuro.
Molti ragazzi lasceranno Firenze, anche se non tutto è da buttare. Alcuni dalla gara a Lecce hanno dimostrato personalità e dobbiamo dargli una chance. Adesso serve gente che abbia soprattutto attaccamento alla maglia, perché tornare a far divertire i tifosi è il mio primo obiettivo. Io mi auguro di ricominciare a divertirmi con i miei tifosi. Al nuovo ds dirò (come sapeva anche Corvino, che ha fatto bene fino agli anni passati) che serve gente motivata che veda Firenze come un sogno. Non si possono avere giocatori che arrivano qui e poi si adagiano.
Serve gente affamata, motivata, che creda che Firenze sia un grande palcoscenico. Questa è una città impegnativa, che può formarti molto. Possono arrivare anche ragazzi sconosciuti purché di grande qualità. Chiedo al massimo dieci giorni, datemi qualche giorno in più perché le valutazioni sono tante e la fretta è l'arma peggiore per ricostruire qualcosa di importante.” Non ci resta che attendere gli sviluppi della situazione e augurarsi che l'insulsa contestazione di oggi ad Andrea Della Valle non faccia recedere il “Patron” viola dai suoi propositi.
Non c'è dubbio che i DellaValle abbiano fatto qualche errore nella gestione della squadra in queste ultime stagioni, ma bisogna ricordare quanto di positivo fatto negli ultimi dieci anni e affidarsi fiduciosi al proposito di rifondare la squadra e l'assetto societario. di Alessandro Lazzeri