Il campo sembra ormai aver emesso il suo verdetto: dopo Palermo, Cagliari e Livorno, saranno quasi sicuramente Messina e Atalanta a salire direttamente in A. Per il sesto posto, con il crollo del Piacenza, rimane la Fiorentina a spareggiare con il Perugia. Mancano ancora due giornate e tutto può succedere, ma questo verdetto sembra il più probabile. La Fiorentina (70 punti in classifica) affronterà sabato prossimo il Torino nell’ultima partita casalinga, poi farà visita al Cagliari già promosso. L’Atalanta (73 punti)andrà a Treviso poi giocherà in casa l’ultima di campionato con la Salernitana. Il Messina (anch’esso 73 punti) giocherà contro il Como in casa e poi chiuderà con la trasferta al Delle Alpi contro il Torino. Tra le tre squadre la classifica avulsa data dagli scontri diretti vede in testa il Messina, seguita dalla Fiorentina e poi dall’Atalanta. Per la Fiorentina la serie A passerà quindi da un delicatissimo spareggio con il Perugia. Il pareggio ottenuto in casa del Catania (1-1) ha mostrato ancora una volta i limiti dei viola in trasferta, ma sarebbe da sciocchi stupirsene ora.
I limiti ( o “magagne”, come le chiama Mondonico) sono lì da tempo e non esiste un motivo plausibile per cui gli stessi debbano magicamente sparire a fine campionato. La rincorsa della Fiorentina per raggiungere la testa della classifica si arresta laddove i limiti tecnici e di gioco lasciano il campo ad avversarie meglio attrezzate. Non è stato poco scalzare il Piacenza ed attestarsi al sesto posto, e di questo squadra e mister vanno ringraziati. Ma le altre cinque davanti sono superiori, tutto lì. Qualcuno dice che la squadra già pensa allo spareggio, che è iniziato il gioco al risparmio: niente di più falso. Intanto il campionato deve essere portato a compimento con una vittoria sul Torino sabato prossimo e con un risultato positivo a Cagliari.
Quindi se guardando la classifica toccherà lo spareggio, i viola inizieranno a pensare al Perugia, che a parte le ultime tre domeniche è parso per tutto il campionato molto mediocre, appoggiandosi su una vecchia conoscenza (Ravanelli) per superare a sorpresa Juve e Roma nella due partite che hanno salvato la stagione a Cosmi e Gaucci. Ma di questi argomenti ci sarà tempo per parlarne. AS