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Scuola: Targetti illustra la programmazione 2012/2013

Lunga audizione della vicepresidente della Giunta regionale in Commissione. Il presidente Danti: “Essenziale innovare il sistema alla luce dei finanziamenti attuali”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2012 18:18

Lunga audizione di Stella Targetti, vicepresidente della Giunta con delega all’istruzione, nella commissione Cultura guidata da Nicola Danti (Pd). Al centro della seduta, caratterizzata da un approfondito dibattito, la nuova programmazione territoriale 2012/2013 in materia di istruzione, incardinata, ha spiegato la vicepresidente, anche su alcuni elementi di continuità: la “centralità delle conferenze zonali” e la previsione di risorse “in linea con quelle degli anni precedenti”.

Nell’intervento di Targetti anche la situazione sul diritto allo studio (interventi per borse di studio e contributi a rimborso dei testi scolastici). Un versante sul quale per l'anno scolastico 2012/2013 la Regione ha, disponibili, sue risorse per circa 4 milioni di euro che sono le uniche risorse, ha spiegato la vicepresidente, visto che non risultano interventi da parte dello Stato. Un punto al centro dell’intervento di Danti, che ha mosso proprio dal “solito problema: la mancanza di risorse”.

Da parte del presidente della commissione che spesso approva all’unanimità atti che chiedono alla Giunta ulteriori risorse per cultura e istruzione, è arrivato l’invito “a fare un salto di qualità”. Sotto tutti gli aspetti e segnatamente sulla programmazione territoriale, dove è necessario “valutare quanto speso e fatto fino ad oggi, vista la preoccupazione di tutti, cittadini e amministratori, per il taglio di risorse destinate alle fasce più deboli”. Il punto, ha aggiunto Danti, è che “Questo sistema va reimpostato a saldi attuali, perché è da qui, da queste risorse, che si deve guardare in avanti”.

Da ciò la necessità di un approfondimento, condivisa diffusamente dai commissari e specificamente da Gianluca Parrini (Pd), alla luce della “forte impostazione federalista con qualche incoerenza, visto che si continua a parlare di Province”. Il consigliere ha citato il bando regionale sull’infanzia uscito da poche settimane e atteso dai Comuni per interventi su servizi e scuola: “Se si attribuisca alla Conferenza di zona il ruolo di dire quale progetto è prioritario – ha affermato - mi immagino le difficoltà per progetti, pur assolutamente validi, presentati da un sindaco magari politicamente non omogeneo con gli altri che fanno parte della conferenza”.

Un punto condiviso anche da Salvadore Bartolomei (Pdl) – “dopo anni di troppo decentramento spetta alla Regione recuperare di un ruolo di indirizzo e controllo” -, mentre il consigliere Mauro Romanelli (gruppo Misto) ha insistito sull’opportunità di non abbassare la soglia Isee per il riconoscimento dei contributi per il diritto allo studio, una delle ipotesi sul tavolo alla luce dell’azzeramento dei contributi statali e quindi del taglio di risorse (4 milioni rispetto a un fabbisogno stimato di 13).

“Riconoscere gli interventi per l’abbassamento dell’Isee sotto gli 8mila euro significherebbe andare a supporto di situazioni molto spesso di lavoro nero, evasione e quindi di non reale necessità”, ha detto Romanelli (ma sul punto hanno convenuto vari interventi dei commissari presenti). Meglio semmai far certificare le situazioni di assoluto bisogno da assistenti sociali o, ha continuato Romanelli “reperire nelle pieghe del bilancio regionali ulteriori risorse, facendo scelte di priorità e tagliando sprechi”.

Daniela Lastri (Pd), segretario della commissione, ha richiamato la propria esperienza di assessore all’istruzione per chiarire come “Non sempre le risorse erogate sono utilizzate in modo appropriato per l’acquisto di libri”. “Si dovrebbero definire nuovi criteri” ha aggiunto, cosicché non basti “l’autocertificazione per ricevere i finanziamenti”. Di più: “Farei una riflessione – ha concluso - se non sia opportuno piuttosto riversare queste risorse, che riescono a coprire in minima parte il costo sostenuto da ciascuna famiglia, su cose di cui c’è veramente bisogno”.

Anche il consigliere Tommaso Villa (Pdl) ha insistito sul crollo dei fondi per il diritto allo studio e sulle ricadute per i buoni libro: “Vorremmo capire se si può osare di più, perché se veramente la Regione crede che sia un’urgenza si può lavorare su questo punto”. Il vicepresidente Giovanni Donzelli (Pdl) ha rivolto a Targetti domande specifiche sugli investimenti per “percorsi di valorizzazione di culture altre, come la cucina cinese, piuttosto che dell’Uganda” e sul tema della scuola digitale.

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