VI edizione di ‘Chi è di scena’

Rassegna di teatro musicale dedicata ai giovani delle scuole. Protagonisti circa 700 degli istituti pubblici e paritari. Si parte giovedì prossimo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2012 17:12
VI edizione di ‘Chi è di scena’

Presentata la VI edizione di ‘Chi è di scena’, rassegna di teatro musicale dedicata ai giovani delle scuole Protagonisti circa 700 degli istituti pubblici e paritari. Si parte giovedì prossimo Torna per il sesto anno consecutivo, accresciuta nel numero degli spettacoli, nei giorni di programmazione e nel coinvolgimento delle scuole, ‘Chi è di scena’, la rassegna di teatro musicale dedicata ai giovani delle scuole e da loro stessi messa in scena. Per sei giorni circa settecento ragazzi di sette scuole pubbliche e paritarie della provincia di Firenze (in tutto ventitré classi), saranno protagonisti come attori, cantanti, ballerini e musicisti di dodici opere di teatro musicale per loro scritte, studiate anche in funzione delle esigenze della programmazione curricolare delle scuole aderenti.

Organizzata da Liberenote sotto la guida del suo direttore, Marco Papeschi (www.liberenote.it), in collaborazione con il Teatro Puccini, dove quest’anno si svolge interamente, la manifestazione rappresenta ormai una vetrina importante per le attività di teatro musicale delle scuole della nostra città, tanto da essere stata inserita dalla vicepresidenza della Regione Toscana negli ‘Stati Generali della Scuola. Idee, progetti ed esperienze per costruire il futuro della Toscana’, come esempio di ‘Didattica innovativa’.

La rassegna presenta quest’anno diverse novità: prima di tutto due spettacoli mattutini dedicati alle scuole: il 10 maggio, ore 10.30, ‘Palla di pelo’, un’opera destinata ai bambini della scuola primaria. A salutare i ragazzi delle scuole sarà l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi. Il giorno successivo, l’11 maggio, alle 11.00, ‘Reality’, una parodia dei provini e delle dinamiche tipiche del format televisivo tanto in voga ai giorni nostri, è rivolto ai ragazzi della scuola secondaria di secondo grado.

E’ messo in scena, infatti, dai ragazzi dell’I.S. Galileo Galilei e dall’I.T.I Meucci, seguiti da Patrizia Cannavò e Stefano Bernardi. La seconda novità è il coinvolgimento per la prima volta dei giovani delle scuole secondarie di secondo grado, che si misureranno con opere impegnative come Sogno di una notte di mezza estate, molto liberamente tratto dall’omonima opera shakespeariana, interpretato da ‘I Sovversivi’ del liceo Dante, affiancati dal coro e dall’orchestra della scuola, il già ricordato Reality e Questo e molto altro su Andropolis, un’opera scritta con gli stessi ragazzi, anche interpreti (una classe dell’I.S.

Galileo Galilei e una classe del liceo Vasari di Figline), che sono i protagonisti di un originale talk show, dove si affrontano temi di scottante attualità come l’evasione fiscale, il bullismo e l’emergenza rifiuti che è al centro di un reality, l’ ‘Isola dei rifiuti’. I ragazzi delle due scuole si sono cimentati in un’esperienza ardua, ma di grande soddisfazione per il positivo risultato raggiunto: scrivere e mettere in scena un’opera, pur frequentando scuole con sedi lontane tra di loro e senza costanti rapporti diretti.

Come se non bastasse il contenuto dell’opera era tutto fuorché ludico: raccogliendo la sfida di rendere con la leggerezza, tipica del palcoscenico, hanno raccontato quello che loro intendono per “Responsabilità civile”. Questo era, infatti, il titolo del progetto presentato alla Provincia di Firenze e da questa inserito tra le proposte offerte alle scuole del territorio provinciale fiorentino per l’anno scolastico in corso. Tutte e tre queste opere vedono i ragazzi delle scuole impegnati anche a suonare dal vivo e rappresentano delle vere produzioni teatrali.

Nel cartellone non mancano opere per i bambini più piccoli come I Kamaleonti, ispirato a un racconto di Francesco Altan, Scacchi, dove i ragazzi vestono i panni dei vari pezzi della scacchiera, Gelsomino nel paese dei bugiardi, una riduzione in forma di teatro musicale dell’omonima storia scritta da Gianni Rodari, Francesco e Chiara, dedicata a San Francesco e Santa Chiara, di cui ricorre l’VIII centenario dalla consacrazione, ed infine E.S.P.A., dove i personaggi delle fiabe più famose sono alla ricerca del principe azzurro misteriosamente sparito.

Le opere dei I Kamaleonti e di Palla di pelo, sono messe in scena dagli allievi dell’Accademia di teatro musicale CHI E’ DI SCENA, fondata nel 2009 da Liberenote presso l’Obihall. «Portare il teatro nella scuola, rendendo protagonisti bambini e ragazzi arricchisce l’offerta formativa dei nostri istituti – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – ma anche un momento capace di introdurre elementi nuovi che favoriscono la socializzazione, l’interdisciplinarietà e l’incontro con diverse forme di linguaggi espressivi.

Il progetto ‘Chi è di scena’ offre un’opportunità educativa importante per la sua capacità di avvicinare bambini e ragazzi delle nostre scuole, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, all’esperienza del teatro musicale. La sua forza sono spettacoli che nascono dagli stessi studenti per i loro coetanei, permettendo loro di vivere un’esperienza creativa all’interno della scuola, insieme ai loro insegnanti, stimolati a rivestire i ruoli di attori, cantanti, ballerini o musicisti nell’ottica del “learning by doing”».

«Un percorso di educazione all’arte – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – che aiuta a sviluppare sensibilità e capacità di espressione, aiuta a crescere meglio, misurandosi con testi e opere che spaziano dai temi di carattere sociale ai classici, e a sviluppare una propria capacità critica e interpretativa. E’ sempre più importante, considerate le scarse risorse economiche di cui dispongono oggi le nostre scuole, in difficoltà a dar vita a laboratori e iniziative, affiancare loro attività e progettualità che nascono da collaborazioni con realtà del territorio.

Implementare le sinergie, raccogliendo le idee e gli stimoli positivi che ci vengono proposti dall’esterno, è una sfida che dobbiamo saper interpretare e valorizzare al meglio, se vogliamo essere capaci di riconoscere un valore più ampio all’idea di scuola per costruire il futuro dei nostri ragazzi». «Tra le proposte dell'offerta formativa di questo anno scolastico 2011/12 destinate alle scuole superiori del nostro territorio – ha spiegato Giovanni Di Fede, assessore provinciale all’istruzione – abbiamo inserito il progetto ‘Responsabilità civile in teatro’ che sarà rappresentato nella rassegna ‘Chi è di scena’.

L’obiettivo del progetto era quello di rendere gli studenti assoluti protagonisti attraverso la realizzazione di un'opera di teatro musicale da loro interamente ideata, scritta e messa in scena, con la guida di insegnanti e operatori di Liberenote. Una proposta importante e impegnativa per gli studenti, nuova per molti, ma un metodo interessante per metterli alla prova e far emergere la loro capacità di esprimersi e la loro grande e, spesso non valorizzata, creatività. Un modo per contribuire a integrare i percorsi scolastici curricolari.

L’obiettivo è stato raggiunto considerata la numerosa partecipazione degli studenti con la presentazione di opere che affrontano tematiche di impegno civile e di approfondimento di argomenti sentiti e attuali che portano ad una riflessione e a un'analisi delle loro esperienze di vita dirette e personali. La Provincia di Firenze ormai da qualche anno sta promuovendo l'insegnamento della pratica musicale dentro le scuole. Sono tanti i segnali che testimoniano che questo cammino è stato intrapreso, anche questa iniziativa ne è un esempio» La rassegna ‘Chi è di scena’ si svolge grazie al contributo della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, alla collaborazione con il negozio di giocattoli Dreoni e alla Fondazione Monnalisa per quanto riguarda rispettivamente oggettistica di scena e costumi, e con il patrocinio del Comune di Firenze, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e dell’Ufficio IX – Ambito territoriale della Provincia di Firenze, dell’ANSAS (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica), dell’Istituto degli Innocenti e del Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto

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