Dopo la presentazione al Torino Film Festival 2011 arriva nelle sale domani, mercoledì 4 aprile il film “I più grandi di tutti”, diretto da Carlo Virzì, prodotto da Indiana production, Motorino amaranto, in collaborazione con Eagle Pictures e Rai Cinema, con il sostegno di Mibac e Regione Toscana e in collaborazione con Toscana Film Commission. Una Toscana inedita, quella delle città operaie del litorale tirrenico, fa da cornice al film. “Volevo far vedere al pubblico – ha detto Carlo Virzì in occasione della presentazione alla stampa del film – realtà musicali poco conosciute, ma che a livello locale hanno avuto grande importanza.
E far vedere anche una Toscana vera, quella della provincia di Livorno e in particolare una Rosignano Solvay che mi sono inventato, mettendo insieme varie location, per descrivere una provincia dove il rock unisce i giovani. Una Toscana sicuramente lontana dalle immagini stereotipate da cartolina”. Noto per aver firmato le colonne sonore dei più bei film del fratello maggiore Paolo Virzì, il regista racconta nel film la storia dei “Pluto”, gruppo rock che una quindicina di anni fa ha inciso lp di successo, si è fatto conoscere sulla scena nazionale firmando lo spot di un noto marchio, ma che poi si è sciolto, come spesso accade, a causa di dissidi interni tra i suoi componenti.
A riunire i Pluto sarà Ludovico Reviglio (Corrado Fortuna) - un fan che dopo un incidente legato proprio ad un loro concerto è costretto su una sedia a rotelle - che vuole girare un documentario sulla band. Maurilio, detto Mao, il cantante (Marco Cocci), Sabrina la bassista (Claudia Pandolfi), Loris il batterista, (Alessandro Roja) e Rino i chitarrista (Dario Kappa Cappanera), hanno ormai cambiato vita. Ma proprio grazie al documentario coglieranno l'occasione per far vedere al mondo di sapere ancora cavalcare la cresta dell'onda. Il 5 e il 6 aprile, alla Casa del Cinema di Roma è in programmazione il docu-film I Believe in miracle, di Irish Braschi.
Un viaggio per immagini sul tema del miracolo, che attraversa ogni sua interpretazione: etimologica, religiosa o filosofica. Una riflessione collettiva su questo argomento, animata da un eterogeneo gruppo di persone che hanno condiviso per alcune settimane uno speciale microcosmo: il set del film “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee, girato con il supporto di Toscana Film Commission, sulle colline della Garfagnana, dove si perpetrò l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema durante la seconda guerra mondiale. Il 26 aprile, a Odeon Firenze, si terrà l'anteprima del film di Fabrizio Cattani Maternity Blues, nella sale dal 27 aprile.
Presentato all'ultimo Festival di Venezia nella sezione Controcampo italiano, il regista carrarino Fabrizio Cattani, al suo secondo lungometraggio, affronta un tema molto delicato, quello delle madri infantidica. Quattro donne all'interno di un ospedale psichiatrico giudiziario, trascorrono il loro tempo espiando una condanna che è soprattutto interiore: il senso di colpa per un gesto – quello dell'aver ucciso il proprio figlio - che ha vanificato le loro esistenze. Ad interpretare le madri infanticida sono Andrea Osvart, Monica Birladeanu, Chiara Martegiani e Marina Pennafina.
Il film, realizzato realizzato con il supporto di Toscana Film Commission, è stato premiato ieri, lunedì 2 aprile, nel corso del Bari International Film Festival, diretto da Felice Laudadio, con il Premio Tonino Guerra per la migliore sceneggiatura. Sono stati premiati Fabrizio Cattani e Grazia Verasani che firmano la sceneggiatura.