Quattordicesima edizione per Capalbio Cinema International Short Film Festival
Concorso di cortometraggi a Scandicci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2007 16:22
Quattordicesima edizione per Capalbio Cinema International Short Film Festival<BR>Concorso di cortometraggi a Scandicci

E' la classica vetrina con il Concorso Internazionale che propone i migliori corti in pellicola provenienti da tutto il pianeta, sezioni non competitive e altri concorsi, in programma da martedì 26 giugno a domenica 1 luglio nella splendida cornice dell’antico borgo medievale toscano. Oltre cento i film delle diverse sezioni, provenienti da trenta Paesi.
Prosegue il viaggio di Capalbio Cinema intorno al mondo del cortometraggio, che il Festival ha promosso quando questo genere non aveva ancora gli spazi e l’attenzione di oggi, scoprendo ogni anno nuovi talenti.

Tra gli ultimi, Giovanni Covini, la rivelazione della scorsa edizione con il film Un inguaribile amore, che si è poi aggiudicato il Nastro d’argento 2006. Capalbio Cinema, fondato nel 1994 da Stella Leonetti, è sostenuto dal MiBAC - Dipartimento Cinema, dall’Amministrazione Provinciale di Grosseto, dalla Camera di Commercio di Grosseto e dal Comune di Capalbio. Partner ufficiali del Festival TIM, main sponsor della sezione Junior, Antonveneta ABM AMRO, CULT, il canale culturale di Fox Channels Italy, e Terna.

Il Festival è organizzato dall’Associazione 3d, per la prima volta affiancata dalla Mediateca  Regionale - Toscana Film Commission, la struttura che si occupa di cinema  della Regione Toscana e che ha  scelto Capalbio Cinema tra   gli eventi culturali più rappresentativi da promuovere in Italia e all’estero. Rafforza il ruolo che il Festival ha acquisito nel panorama internazionale attraverso l’attenzione degli organizzatori e della Toscana alla promozione il recente accordo con Film Italia, che, con il marchio Capalbio’s Choice, inserirà nel circuito estero tutti i film italiani (anche di animazione) selezionati per il 2007.

La Giuria Internazionale sarà presieduta dal Maestro del cinema iraniano Abbas Kiarostami; accanto a lui Luigi Lo Cascio, Gloria Satta, Áron Sipos, presidente dei produttori ungheresi, Giorgio Van Straten, insieme al prof. Umberto Veronesi, presenza illustre che conferma l’impegno del Festival verso i temi sociali. Presidente della Giuria dei Ragazzi di Grosseto Francesca Archibugi. Presidente del Premio Nisida per i Diritti Umani sarà Saverio Costanzo. Le giurie sono chiamate ad esprimere le loro preferenze su una selezione di 27 film, tra i circa 1000 che ogni anno si iscrivono al concorso, pari all’70 % dell’intera produzione mondiale di corti in pellicola.



Premi
CONCORSO INTERNAZIONALE: Premio CULT Miglior Film/ Premio Fondazione Robert Haggiag Miglior Regia/ Premio Technovision Miglior Fotografia/ Premio Atre Film Factory Miglior Idea Creativa/ Premio Nisida A corto di Diritti/ Premio Toscana Film Commission Miglior film sul Paesaggio/ Premio del pubblico/ Premio Ragazzi in Corto in collaborazione con Il Tirreno/ Premio al pubblico Hot Dog. CONCORSO ANIMAZIONE: Premio Antonveneta ABN AMRO Miglior Film Animazione

Concorso Internazionale
Sono 27 i corti finalisti provenienti da 15 paesi diversi: Australia, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Italia, Messico, Norvegia, Olanda, Palestina, Romania, Slovenia, Spagna, Venezuela.

Una vasta gamma di soggetti e di temi, dal pregiudizio (Sretan Put Nedime/ Good luck Nedim, di Marko Šantic-Slovenia) alla violenza (La troisième fois di Annarita Zambrano - Francia) alla paura (What did you do that for, Helen?, di Ronan O’Donoghue - Irlanda); e poi ancora dalla fragilità dell’essere padre in una società violenta (Soft, di Simon Ellis - Gran Bretagna), alle diverse espressioni della difficoltà del vivere tra i giovani (På hvelvet/ On the bottom, di Thomas Wangsmo – Norvegia, Raak/ Contact, di Hanro Smitsman- Olanda, e l’incantato Mammal, di Astrid Rieger - Germania), alla voglia di festeggiare nonostante la guerra (Itmanna, di Cherien Dabis - Palestina), al tema delle adozioni clandestine (Fair trade, di Michael Dreher - Germania, che ha già ricevuto 14 Premi), alla commedia intellettuale (La libreria, di Hernán Jabes - Venezuela).
Tre le presenze italiane nel concorso internazionale: La cena di Emmaus di Josè Corvaglia (2006), un assalto d’immagini e suoni per descrivere il frastuono di messaggi e di non-sensi in cui crescono i nostri bambini; sulla stessa lungheza d’onda ma rivolto dentro le mura di casa Uova di Alessandro Celli (2007), e poi L’inferno sono gli altri di Andrea De Sica (2007), un breve viaggio in una coscienza paranoica.
Tra le novità di quest’anno, il premio A corto di diritti.

Sette film, che concorrono anche alla competizione internazionale, votati da una Giuria tutta speciale: i ragazzi dell’Istituto Penale Minorile Nisida di Napoli. Presidente della Giuria il regista Saverio Costanzo. Il Premio Nisida sarà consegnato nel corso della serata di apertura, martedì 26 giugno. Già assegnato invece dal Comitato dei Fondatori del Festival il Premio al Film sul Paesaggio Toscana Film Commission che è andato a Poyraz (Boreas) di Belma Bas (Turchia, 2006) e verrà consegnato sabato 30 giugno nel corso della serata di premiazione.

Concorso Anime Corte
Dedicato ai corti d’animazione, il concorso, lanciato nel 2005 da Maurizio Nichetti, e diretto da Sita A.

Banerjee, con-direttore uscente di Capalbio cinema, presenta undici film realizzati con le più diverse tecniche, e provenienti da 8 paesi: Belgio, Corea del Sud, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Svezia. In concorso il regista italiano Simone Massi con La memoria dei cani (Francia, 2006). La giuria del Premio Antonveneta ABM AMRO al miglior corto: Elena Chiesa, artista dell’animazione video, Heinz Hermanns, direttore dell’InterFilm Berlin Festival, Antonio Carloni, dell’Istituto Luce.

Sezioni non competitive
Tra le sezioni non competitive spicca l’Omaggio al maestro, con due tributi a cura di Bruno Roberti: una retrospettiva sui corti di Abbas Kiarostami, dai primi girati all’Istituto per l’educazione dell’infanzia a Teheran con protagonisti i bambini colti nella verità più semplice e commovente, Nan va Koutcheh (Il pane e il vicolo) 1970, Zang-e Tafrih (La ricreazione)1972, Dow Rahehal Baraye yek Massaleh (Due soluzioni per un problema) 1975, passando per Hamsarayan (Il coro) 1982, fino a Five, 2004, cinque piccoli film di paesaggio, esempio di cinema zen dedicato a Ozu e all’episodio del film girato in Italia Tickets, 2005, insieme a Ermanno Olmi e Ken Loach; un tributo, a 25 anni dalla scomparsa, a Rainer W.

Fassbinder che ha lasciato una gran lezione di “nuovo cinema”, con due fulminanti cortometraggi che raccontano il suo mondo, fatto di figure e stati d’animo situati già ben oltre i confini dell’emarginazione: Der Stadtstreicher (Il vagabondo),1966, e Das kleine Chaos (Il piccolo caos), 1966. In collaborazione con RaroVideo e Goethe-Institut Rom. Per festeggiare il paese che quest’anno ha vinto l’Oscar e che ha le migliori scuole di cinema al mondo, Capalbio cinema scatena una vera offensiva di programma, tutto dedicato alla Germania: cinque sezioni, curate dal direttore Tommaso Mottola per una cascata di corti: la classica Finestra sull’Europa, con la nuova produzione tedesca, la nuovissima vetrina Best of Fest con le proposte dei migliori festival della Germania, dal più antico e prestigioso, l’Internationale Kurzfilmtage di Oberhausen, all’innovativo InterFilm-Berlin; le proiezioni speciali dei migliori Video musicali tedeschi degli ultimi anni; gli scherzi pubblicitari di un gruppo di artisti in 21 Concepts for Europe; e infine Loop Pool, un progetto tedesco cha ha coinvolto decine di artisti internazionali.

Completano il programma Internazionale le sezioni Onde corte, sul cinema di ricerca contemporaneo, e Archeologia del corto con le meraviglie del cinema ritrovato e dei primi esperimenti dei film ad episodi. Quest’anno due rarità proposte da Bruno Roberti: il film horror a episodi Il gabinetto delle figure di cera di Paul Leni e Leo Birinski (Germania, 1923), opera buffa ed incompiuta del cinema espressionista tedesco, e una selezione di Trailer d’autore, un viaggio attraverso quella che era la magia del “prossimamente”: Citizen Kane di Orson Welles; L’ereditiera di William Wyler, Monsieur Verdoux di Charlie Chaplin, Tempi moderni di Charlie Chaplin.



Evento Speciale
O estado do mundo (2007), film a episodi realizzato da sei registi internazionali che si muovono tra finzione e documentario, riuniti in un progetto che avvicina i punti più lontani della terra per restituirci lo stato delle cose sul clima e sugli sconvolgimenti che affliggono le popolazioni: il programma - realizzato con il contributo di TERNA propone ogni sera un corto: Luninous People di Apichatpong Weerasethakul (Thailandia); Germano, di Vicente Ferraz (Brasile); One Way, di Ayisha Abraham (India); Brutality Factory, di Wang Bing (Cina); Tarrafal, di Pedro Costa (Portogallo); Tombée de nuit sur Shanghaï, Chantal Akerman (Belgio).

Proiezioni di mezzanotte, discussioni e incontri con i maestri sulle nuove prospettive del cinema arricchiscono il programma di una formula collaudata. Anche in questa edizione il festival conferma l’impegno nel campo della formazione al cinema dei giovani con la seconda edizione di Junior Short Film Festival (a Borgo Carige dal 24 al 26 giugno), concorso sostenuto da TIM, per corti realizzati dalle Scuole primarie e Secondarie italiane su temi scelti da importanti associazioni impegnate nel sociale tra le quali la prestigiosa Fondazione Umberto Veronesi.

Ritorna anche Campus Cinema, allestito nei giorni di Junior per i giovani autori dei corti selezionati, con proiezioni, laboratori di cinema e incontri, sostenuto da ACEA.
La volontà di Capalbio Cinema di essere vicino ai giovani non termina con il Festival: durante l’inverno 2007, i corti saranno in tour in Scuole, Ospedali e Istituti Penali Minorili, con workshop per insegnanti per la formazione di nuove leve. Una selezione dei migliori corti italiani, la retrospettiva di Corti dei Maestri del Cinema Italiano, e i vincitori del 2007 saranno inoltre presentati nel Tour Internazionale del Festival che s’inaugurerà a settembre al Nordkapp Film Festival, il festival più al Nord del pianeta.

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Si terrà a Scandicci il 4 luglio il concorso di cortometraggi.

L'evento, promosso da Scandicci cultura e dall'associazione Ginger Zone, si svolgerà nella palazzina di Ginger Zone in Piazza Togliatti nel comune in oggetto alle ore 17,30. In tale sede il 4 di luglio verrà effettuato un sorteggio attraverso il quale ad ogni gruppo di partecipanti verrà assegnato un tema cinematografico da sviluppare in cortometraggio. Le tematiche che saranno assegnate alle troupe che vi partecipano devono avere obbligatoriamente come oggetto d'ambientazione la città di Scandicci.

Il lavori assegnati, una volta sviluppati, verranno proiettati durante la serata conclusiva nella stessa palazzina del Ginger Zone. L'iscrizione per concorre dovrà essere fatta entro e non oltre il 26 giugno per un totale di trenta gruppi partecipanti. La giuria valuterà i lavori in base alle capacità creative dimostrate, sia per quanto concerne la sceneggiatura, regia e fotografia, sia per il montaggio e la scenografia. Viene, inoltre, specificato che l'iscrizione è gratuita e che l'associazione tiene solo a promuovere l'evento senza passare materiale tecnico (come cineprese o altro) agli artisti partecipanti.

Inoltre, l'associazione fa presente di non essere responsabile delle copie a lei spedite e che la responsabilità di contenuto sono interamente a carico dei registi dei cortometraggi. L'evento promosso per aiutare i giovani artisti fiorentini, vuol essere nella sostanza un motivo di ritrovo e di promozione della realtà dell'interland fiorentino. Una realtà non ancora conosciuta al grande pubblico dal punto di vista artistico. Un contesto fertile, facile da catturare in ritratti diagetici, siano questi spot o narrativi.

Insomma, si tratta di un concorso che non solo tende a valorizzare le potenzialità artistiche delle giovani leve fiorentine, ma che soprattutto nasce sul territorio per sottolineare una realtà da sempre in ombra.
Iuri lombardi

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