La primavera è giunta e con lei tutta una serie di titoli di poco grido, almeno secondo le nostre distribuzioni. Non è raro in questi casi trovare il gioiello inatteso nei meandri di una sala periferica. Per stanare la perla rara, ci affidiamo a tre possibilità: Il made in England di Hotel Marigold, commedia senile ambientata in India, dove un gruppo di pensionati britannici radunati nell'hotel del titolo si confronta con le differenze culturali della loro ex colonia. Al timone c'è John Madden, quello di Shakespeare in Love, e nel cast autentiche icone come Judi Dench, Maggie Smith, Bill Nighy e l' “uomo ovunque” Tom Wilkinson. Dio Salvi la Regina, e se può, anche i suoi vetusti sudditi. Potrebbe essere un vero capolavoro I colori della passione, ma per vederlo vi toccherà affidarvi unicamente a Spazio Uno, unico cinema che proietta la pellicola del polacco Lech Majewski sulla vita di Peter Bruegel (il Vecchio).
Sullo sfondo delle riforme religiose proposte da Erasmo da Rotterdam si muovono figure di contadini, oppressori spagnoli e soprattutto lui, il pittore fiammingo che sta completando la sua “Salita al Calvario”. Anche qui vecchi leoni sullo schermo : Rutger Hauer, Michael York e Charlotte Rampling. Pierfrancesco Favino nel ruoli dell'anarchico Pinelli, Valerio Mastandrea in quelli del commissario Calabresi. Stiamo parlando del nuovo film di Marco Tullio Giordana, Romanzo di una strage.
Giordana si conferma revisore ufficiale della storia recente italiana dopo Pasolini e La meglio Gioventù : qua , rievocata dalla sceneggiatura di Rulli e Petraglia, c'è nientemeno che la Strage di Piazza Fontana. Nel cast anche Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni, Giorgio Tirabassi, Laura Chiatti , Michela Cescon. Giorgio Colangeli e il vecchio Omero Antonutti. Se andate a vedere un film italiano all'anno, andate a vedere questo. (Ma avrei detto lo stesso un mese fa per Acab !) Se volete seguire la programmazione delle sale fiorentine, cliccate qui. Marco Cei