Firenze, Prato e Montecatini Terme le piazze coinvolte dal giro di droga e 'controllate' dall'agente della polizia Municipale di Prato che nei suoi contatti con pusher e clienti si esprimeva in modo enogastronomico proponendo assaggi di cucina tipica che si sono rivelati in realtà partite di droga. Un sorso di buon vino era una dose destinata a qualcuno, non è stato difficile individuarlo per i militari che erano all'ascolto, ma certo si tratta di un modo pittoresco per tentare di eludere l'orecchio indiscreto della legge. Un albanese, due fiorentini ed un residente a Scarperia le altre persone coinvolte ed arrestate dalle forze dell'ordine nell'ambito dell'inchiesta in cui le intercettazioni telefoniche sono risultate determinanti per ricostruire la dinamica degli scambi e degli spostamenti della merce.
In manette un vigile urbano, la bistecca al sangue era in realtà droga
Arrestati dai carabinieri anche quattro compari dell'organizzazione tra i quali il figlio di un magistrato