«Non entro nei dettagli della manovra del Comune – ha spiegato Giovanni Galli esponente dell’opposizione – anche perché ancora non disponiamo del testo e degli allegati. Il problema, per ora, è un altro: al sindaco Matteo Renzi non bastava presentare ai giornalisti le principali voci del bilancio. Aveva piuttosto bisogno di dimostrare quanto è presumibilmente bravo ad un opinione pubblica che, in questi ultimi giorni, ha cominciato ad aprire gli occhi e a capire chi è veramente: il rappresentante di una politica vecchio stampo, capace solo di spettacolarizzare ogni cosa o evento senza accompagnarvi sostanza». «Sembra quasi – ha proseguito Galli – che la giunta sia stata convocata in fretta e furia per approvare il testo della delibera in modo da garantire al primo cittadino la ribalta mediatica per tutto il fine settimana.
Renzi ha sparato cifre a non finire dicendo tutto e il contrario di tutto con fughe in avanti e rapidi dietrofront: sull’Imu, ad esempio, ha scelto di stangare i negozi ma poi ha annunciato di essere aperto al dialogo». «Il bilancio comunale è un atto fondamentale per la vita della città – ha concluso il capogruppo Galli – non uno strumento per coltivare i sogni di grandezza del primo cittadino. Non dimentichiamo che sono fondamentali i passaggi nelle varie commissioni e nel consiglio comunale, per l’approvazione finale.
Il sindaco Renzi parla di facce nuove e di nuova politica: almeno sul bilancio, però, impari a essere sobrio. Come gli ha insegnato, di recente, il ‘tecnico’ professor Monti». "E' nota la smania di Galli di apparire sui giornali dicendo che quello che fa la giunta è sbagliato senza per altro mai dire cosa andrebbe fatto, ma forse prima di criticare il bilancio potrebbe leggerlo". Così il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi replica a Giovanni Galli. "Il bilancio - spiega Bonifazi - è stato presentato alla stampa ieri, dopo l'approvazione in giunta, come per altro è sempre successo e come fa ogni amministrazione pubblica.
E' un bilancio che investe due milioni in più in cultura e che in casa, educazione e sociale stanzia 5,5 milioni in più rispetto al passato, senza dimenticare che è stato deciso di abbassare l'Irpef e di far pagare di più chi tiene una seconda casa non affittata, mentre per la prima casa l'Imu graverà meno della vecchia Ici: si tratta di misure che andranno a vantaggio delle famiglie e a scapito della rendita. Forse anche stavolta Galli poteva risparmiarsi il suo comunicato di chiacchere"