Due edifici, distanti tra loro meno di cento metri, nel cuore di Firenze all'ombra di Palazzo Vecchio, uno era un Cinema Teatro, il Capitol in piazza del Grano, divenuto noto con il glorioso nome di Uffizi Center, l'altro un Convento poi diventato sede del Tribunale, in piazza San Firenze. Per entrambi un futuro legato a variazioni urbanistiche, aree di intrattenimento socio-culturale, commercio, ristorazione. La fine che ha fatto l'ex Capitol, e quello che hanno dovuto vivere coloro che hanno deciso di investire nella struttura trasferendovi le attività, l'abbiamo appreso dalla triste cronaca: inaugurato nel 2004 e chiuso mestamente nel 2008.
Per il Tribunale, al momento, vige la speranza che il detto "la storia si ripete" non sia valido. “Apprendiamo del via libera dato dalla Giunta Comunale fiorentina agli uffici tecnici per la variazione della destinazione d'uso dell'ex-Tribunale di Firenze in Piazza San Firenze al fine di guadagnare tempo ed essere già pronti alla realizzazione della nuova destinazione del complesso al momento del trasferimento definitivo del tribunale nel nuovo Palazzo di Giustizia di Novoli. Crediamo sia giusta la scelta di muoversi per tempo al fine di evitare un lungo periodo di chiusura tra il momento del trasferimento del tribunale a Novoli ed il recupero del complesso verso la futura destinazione, ma restiamo perplessi delle nuove destinazioni d'uso riportate nella delibera di giunta 00026/G/2012, tra le quali si leggono attività culturali, ma anche ristorazione” questo quanto dichiarato dal consigliere comunale del PdL Francesco Torselli. Prendiamo spunto da questa dichiarazione per rivedere un botta e risposta tra il Gruppo PdL e l'allora Assessore Colonna nel 2004 riguardo all'ex Capitol: “Quello che chiamate centro commerciale – spiegava Colonna - è tale solo in senso tecnico, per il resto è un insieme di piccoli negozi tipicamente fiorentini: per scoprire questo è sufficiente informarsi, ma questo è uno sforzo eccessivo”. Il progetto non ha funzionato e neppure convinto.
Perché per San Firenze dovrebbe essere diverso? Al tempo emersero tutte le problematiche dell'area, "inadatta alla creazione di un simile contenitore socio-culturale votato allo spirito di condivisione e di accoglienza" dissero i potenziali organizzatori di serate nel lussuoso ristorante sito al piano attico. "Invisibile come area commerciale" ribattevano con rabbia gli operatori dei piani intermedi con i conti in rosso già dopo i primi tre mesi. Al piano terra un'area informazioni praticamente deserta.
Postazioni internet sulle quali gli avventori del bar abbandonavano giacche ed ombrelli. La struttura non è mai entrata a regime, i commercianti si sono trovati i negozi vuoti, attrazione zero e passaggio inesistente. "Poca promozione" si disse. Richieste di incontri, incentivi, speranze arrivate dalla nascita di un Bar capace di catalizzare l'attenzione soprattutto grazie ad eventi serali rivolti agli stranieri come le serate a tema dell'Associazione Florencimento, ma poco altro. Alla fine la mesta chiusura con il consigliere comunale Jacopo Bianchi che chiedeva un tavolo di concertazione per salvare gli operatori sull'orlo del fallimento ed il consigliere comunale Massimo Pieri che interrogava il sindaco Leonardo Domenici sull'accaduto, sui tempi di recupero di un palazzo che rischiava di restare abbandonato e su chi si sarebbe dovuto accollare la gestione e manutenzione del futuro rudere. “Il Sindaco Renzi ha parlato, in passato, del recupero di Piazza San Firenze - è ancora Francesco Torselli a parlare ai giorni nostri - ed ora è venuto il momento di agire.
Rivedere il parcheggio dei motorini e liberare la piazza da alcune strutture orizzontali che niente hanno a che fare con quel contesto devono essere i primi passi. Per il complesso invece, nel recente passato, lo stesso primo cittadino ha parlato di insediamento universitario straniero, ma non crediamo che possa essere questa l'unica destinazione per quello spazio nel quale non stonerebbe la realizzazione di uno spazio museale di valore, in grado di comporre con i vicini Uffizi e con Palazzo Vecchio un trittico d'eccezione per i turisti italiani ed internazionali”. AntLen