È morto alla Questura di Firenze. Secondo i primi accertamenti, il medico del 118 ha stabilito che la morte è avvenuta per arresto cardiaco. Si chiamava Rami Chaban ed aveva 26 anni il marocchino morto verso mezzogiorno dentro una camera di sicurezza, dopo che la scorsa notte era stato fermato per rapina dagli agenti della Polfer. In mattinata si è sentito male. I sanitari, una volta nella camera di sicurezza, hanno solo potuto constatare il decesso. Sul corpo niente segni di violenza, ma è stata disposta l'autopsia. Lo scorso 28 gennaio un altro arrestato era morto nelle camere di sicurezza della Questura di Firenze ma, diversamente da oggi, la vittima si era suicidata impiccandosi con una striscia di coperta legata al collo e fissata alla porta blindata. "Quello di oggi è il secondo caso di morteda chiarire che avviene all’interno della camera di sicurezza della Questura di Firenze -dichiarano il Sen.
Marco Perduca (Radicali) e Maurizio Buzzegoli (Segretario Ass. Andrea Tamburi)- il ventenne marocchino è la quarta vittima dall’inizio dell’anno nel capoluogo fiorentino connessa collo stato illegale della giustizia italiana alla quale di decreto Severino non ha dato purtroppo risposte capaci di andare alla radice del problema, anzi, parrebbe quasi aggravarlo. L’inidoneità della struttura a trattenere i custoditi e la conseguente difficoltà da parte degli agenti ad assicurare l’integrità fisica di quest’ultimi devono essere valutati quanto prima.
Ci auguriamo che il Dott. Zonno possa quanto prima far chiarezza su quest’ultima morte, rispettando la concezione che la giustizia deve farsi carico, oltre che della vittima, anche dell’autore del reato”.