Ieri mattina in via Zara il Questore Francesco Zonno ha incontrato le associazioni di categoria degli albergatori. Tema dell’incontro: “l’entrata in vigore della legge che dall’inizio dell’anno obbliga le strutture ricettive ad inviare in Questura, entro 24 ore dall’arrivo, i dati degli ospiti utilizzando solo il sistema telematico”. Il Decreto Legge 201/2011 fa riferimento all’art. 109 del T.U.L.P.S. (la cui violazione è sanzionata dall’art. 17 dello stesso Testo Unico) che impone agli albergatori l’obbligo della comunicazione giornaliera all’autorità di Pubblica Sicurezza delle persone alloggiate.
Tale operazione è stata sempre eseguita dagli esercenti delle strutture ricettive in formato cartaceo, compilando un modulo prestampato, successivamente consegnato agli Uffici di Polizia. Ma già da alcuni anni, a seguito sia dell’importanza crescente assunta dalla materia della semplificazione amministrativa, che dall’esigenza di un rapporto sempre più collaborativo tra cittadini e Polizia di Stato, è stato avviato il progetto di gestione informatizzata dei dati degli alloggiati. Si tratta di un sistema informatico che permette ai titolari degli alberghi di trasmettere in via telematica le “schedine clienti alloggiati”, in modo immediato e semplificato.
Il servizio consente una più precisa e veloce compilazione delle schedine, favorendone l’invio in tempo reale. Nella riunione di ieri, alla quale hanno partecipato anche Dirigenti e Funzionari della Polizia fiorentina, il Questore ha evidenziato l’importanza del sistema “Web alloggiati” che consente alle forze dell’ordine un controllo più rapido ed efficace del territorio e quindi una maggiore tutela dell’ordine e della pubblica sicurezza. Lo scorso anno, grazie al sistema "Web alloggiati", la Polizia ha eseguito anche alcuni arresti, mentre altricontrolli hanno portato ad una serie di denunce e notifiche penali ed amministrative.
Per citare alcuni esempi: proprio grazie a questo strumento ad aprile fu catturato un cittadino neozelandese di 58 anni sul quale gravava un “Ordine di cattura internazionale” emesso dalle Autorità indonesiane poiché riconosciuto colpevole del reato di truffa. Le volanti lo rintracciarono in un albergo del centro storico. Pochi giorni dopo fu invece la volta di un bulgaro di 33 anni, sorpreso dagli agenti in un albergo a Barberino del Mugello. Lo straniero doveva scontare una pena di 2 mesi di reclusione a seguito di una condanna per possesso ingiustificato di strumento atto ad offendere.
A luglio finì a Sollicciano un cittadino marocchino per il suo illecito reingresso nel Territorio dello Stato a seguito di espulsione. Alloggiava in un albergo del centro quando i poliziotti lo individuarono. Infine a settembre fu denunciato ed espulso un tunisino di 21 anni, raggiunto mentre si trovava all’interno di un ostello. Sull’uomo gravava già un ordine di espulsione al quale lo straniero non aveva ottemperato. In attesa del previsto decreto attuativo del Ministro dell’Interno (sentito il Garante per la protezione dei dati personali), il Questore ha esortato i singoli albergatori a richiedere le credenziali necessarie per il collegamento telematico, sensibilizzando, infine, tutta la categoria ad adempiere alla registrazione nel minor tempo possibile e ciò, sia a tutela della collettività che della stessa struttura ricettiva, partecipando così in maniera diretta alla sicurezza cittadina. L’importanza della comunicazione tempestiva in alcuni casi potrebbe rivelarsi fondamentale per prevenire episodi criminali, come ad esempio la rapina con feriti alle poste dell’Isolotto dello scorso 13 gennaio.
Il protagonista di quel feroce episodio, già ricercato, aveva dormito poche ore prima del colpo proprio in un albergo del capoluogo toscano. Allora, solo l’immediato coordinamento delle forze dell’ordine, tramite l’attuazione del piano antirapina, permise il suo arresto.