Momenti di tensione a Massa, ieri, quando un centinaio di esponenti dei Centri sociali hanno dato vita a tafferugli con simpatizzanti di Casa Pound. Sono volati sassi e caschi e qualcuno ha cercato di colpire con cinghie gli avversari. Un pomeriggio di tensione, organizzato da Gioventù Italiana, assieme a Forza Nuova, Giovane Italia e Casapound, per ricordare gli italiani uccisi nelle Foibe e i 350mila esuli che nel secondo dopoguerra furono costretti ad abbandonare le proprie terre.
Di fronte al presidio, autorizzato dalla questura esponenti dell'estrema sinistra, che hanno dato vita a lancio di sassi, uova, bottiglie, oggetti contundenti e addirittura bombe carta. Il presidio antifascista non autorizzato, ha occupato un tratto di viale Chiesa, in pieno centro, congestionando il traffico. Secondo Rifondazione comunista il "Giorno del ricordo" delle Foibe non andava celebrato, mentre la Segreteria regionale Gioventù Italiana ribatte: "chiediamo le dimissioni del sindaco Pucci, per non aver saputo gestire, per l'ennesima volta, l'ennesimo pomeriggio di tensione politica in città, ancora una volta senza prendere posizione, cedendo al ricatto di quelle sinistre estreme e retrograde che reggono la sua giunta.
Chiediamo inoltre al sindaco che si faccia garante della legge in città: esiga le dimissioni di quei componenti della propria maggioranza che hanno appoggiato e partecipato al corteo non autorizzato, e quindi illegale, e violento tenutosi contro dei ragazzi che avevano la sola volontà di celebrare il giorno del ricordo. Atto gravissimo questo, che smaschera ancora una volta la vera natura dei nostri amministratori in consiglio comunale: amici dei violenti, conniventi e collusi con il peggio del peggio.
Questa gente, che non ha rispetto per le regole né per la tanto propugnata costituzione, non è degna di rappresentare la nostra cittadinanza. Inoltre, chiediamo al Prefetto che sia fatta immediata chiarezza sui vergognosi atti di violenza che sono stati tollerati per tutta la durata del pomeriggio: perché non è stato fatto nulla per contrastare una contromanifestazione illegale e che già si prefigurava come violenta e provocatrice? Perché è stato permesso a questi soggetti di agire, ancora una volta, nella più totale impunità, bloccando un'intera città e mettendo a serio repentaglio la sicurezza di tanti comuni cittadini? Perché non è stato garantito ai partecipanti alla manifestazione autorizzata, ovvero la nostra, di manifestare in sicurezza, senza essere continuamente bersagliati da lancio di oggetti e bombe carta, rischiando seriamente la nostra incolumità?"