Si è svolto oggi in Palazzo Vecchio il primo incontro tra l'amministrazione comunale e le principali categorie di rappresentanza del comparto turistico-alberghiero, per illustrare le linee delle nuova imposta di soggiorno che il Comune introdurrà contestualmente all'approvazione del bilancio per il 2011. Il Comune si è mosso sulla base dei contenuti dell'articolo 4 del decreto legislativo sul federalismo municipale che disciplina l'imposta; si tratta di un prelievo basato sulla gradualità e la proporzianalità, che non potrà superare i 5 euro a notte e sarà commisurato alla singola persona, con un numero massimo prestabilito di notti; il Comune terrà inoltre conto delle varie tipologie delle strutture recettive (dagli alberghi ai campeggi, dagli affittacamere agli agriturismo alle residenze d'epoca).
"L'imposta di soggiorno si baserà su criteri di trasparenza, semplicità e certezza del gettito - commenta il vicesindaco Dario Nardella - e indicherà chiaramente l'impiego delle relative risorse, come richiesto del decreto: interventi in materia di turismo ed interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali con relativi servizi pubblici locali". Entro la prossima settimana si riunirà il gruppo tecnico Comune-categorie per affronatre le specifiche questioni. Il consigliere dell’ Udc verso Pdn Massimo Pieri, interviene sulla questione della tassa di soggiorno.
“Premetto che siamo d’accordo per l’istituzione della tassa di soggiorno, è giusto che coloro che soggiornano nella nostra città e usufruiscono dei relativi servizi pubblici, lascino un contributo, come accade in tutte le città europee. Sappiamo che tutto e’ pronto da diverse settimane, dal regolamento al gettito atteso alle modalità di applicazione, allora ci chiediamo cosa si attende per illustrare tutto ciò”. Continua il consigliere Pieri: “Vorremmo apportare il nostro contributo al dibattito, e non subire sempre passivamente, quello che e’ stato già deciso.
Mi voglio augurare che questa tassa, sia stata concepita in proporzione e graduata al prezzo applicato dal costo della stanza, e non che venga riferita al numero di stelle dell’albergo. Ci risulta che il reale gettito atteso per questa frazione d’anno sia in realtà di 8 milioni e non di 10 milioni, come annunciato dal Sindaco Renzi nella presentazione del bilancio preventivo. Vorremo sapere come s’intende reinvestire questo gettito, posto che la normativa nazionale fa esplicito riferimento ad una destinazione ai servizi collegati al comparto del turismo.
Vorremo altresì che questa discussione si allargasse, anche ad un’altra ben più lungimirante e cioè quella per individuare situazioni e soluzioni per alzare il misero dato di soggiorno medio attuale del turista che si attesta a 1,8 giorni. A livello nazionale come Udc ci stiamo anche muovendo affinché negli elenchi regionali delle località turistiche venga inserita la Regione Toscana, in quanto questo e’ un territorio prevalentemente turistico, ed e’ giusto tra l’altro che non si vengano a creare situazioni differenziate e di concorrenza sleale tra gli albergatori.
Conclude Pieri: “Invitiamo quindi questa amministrazione a voler riferire in tempi brevi su quanto deciso, ed evitare che questo provvedimento, come già accaduto in queste ultime settimane per altri interventi, venga illustrato a pochi giorni dalla sua applicazione e sia fonte dell’ennesima polemica della serie Renzi-contro tutti”. “Renzi dovrebbe cantare ‘meno male che Silvio c’è’, e con lui tutta Firenze. Grazie al Governo Berlusconi, a Firenze arriverà ogni anno un tesoretto da oltre 30 milioni di euro”.
Questa la dichiarazione del consigliere del PdL Marco Stella. “Prendendo come base le 376 strutture ricettive della città (13.952 camere e 31.484 posti letto), dividendole per classificazione (da 1 a 5 stelle), calcolando le presenze del 2009 (in totale 5.239.670) e applicando il criterio suggerito dall’Anci (far pagare un euro a notte per ogni stella), si arriva ad un totale di 17 milioni 898.633 euro – ha aggiunto il consigliere del PdL –. A questi c’è da aggiungere la quota parte del Comune dalla vendita del biglietto unico per i musei (circa 4 milioni) e i proventi del ticket comunale su bus turistici e del servizio bus check point (oltre 9 milioni).
Il totale fa 31 milioni e 106mila. Ora chiediamo che la delibera ed il regolamento di applicazione arrivino alle commissioni competenti per poter cominciare a ragionare sulle modalità di applicazione e sulla destinazione dei proventi”. “Due sono i punti cardine della tassa di soggiorno così come voluta dal Governo Berlusconi – sottolinea Stella –. Il primo è che il gettito dell’imposta di soggiorno ‘è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compreso quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali’; il secondo è che ‘l’imposta di soggiorno può sostituire, in tutto o in parte, gli eventuali oneri imposti agli autobus turistici per la circolazione e sosta nell’ambito del territorio comunale.
Chiederemo che questi cardini vengano rispettati e che i proventi non vadano a finire genericamente nel bilancio del Comune, ma siano usati per i fini previsti, pensiamo ad abbassare le tariffe di Quadrifoglio per esempio. La sfida del federalismo municipale è questa: migliorare i servizi e diminuire le tariffe per i cittadini. Vedremo cosa sarà capace di fare Renzi, che per ora è stato bravo solo a parlare”. “Un ringraziamento ai parlamentari del Pdl che hanno lavorato affinché il testo finale limitasse la discrezionalità dei sindaci nell’utilizzo delle risorse, indirizzando i proventi ad effettivi benefici concreti per tutti i cittadini” ha concluso.