Negli istituti penitenziari italiani si continua a morire. Aveva solo 29 anni il detenuto di Lucca che si è tolto la vita con delle tendine che si è stretto intorno al collo. L'ennesimo suicidio avvenuto dietro le sbarre del carcere carcere a custodia attenuata Gozzini, conosciuto come 'Solliccianino'. Sulla vicende interviene la Commissione Politiche sociali della Provincia di Firenze. Un detenuto italiano di 29 anni, di Lucca, si è tolto la vita nell'istituto penitenziario a custodia attenuata Gozzini, conosciuto come Solliccianino, a Firenze.
"L’ennesima tragedia che parla da sola - si legge in una nota della Commissione firmata dal Presidente Andrea Calò - Una tragedia che configura responsabilità e senso d’inadeguatezza da parte di coloro che si occupano del sistema carcerario in Italia che si sostiene, ormai retoricamente, in emergenza". Quello di oggi è il secondo suicidio dall’inizio dell’anno. La quotidianità di un sistema "che si trasforma in mattanza e che dà il ritmo al prevedibile ripetersi della tragedia.
Una quotidianità che si materializza con suicidi e atti di autolesionismo, strutture fatiscenti bollenti d’estate e fredde nei mesi invernali, carta igienica che non c’è e lampadine che non vengono sostituite, cibo scadente e inadeguata assistenza sanitaria". La domanda che ci si deve porre a questo punto "è se sia il fato a decidere il destino del sistema carceri oppure se sia la presenza di una colpevole assenza di responsabilità la principale causa del precipitare degli avvenimenti". La Commissione consiliare della Provincia di Firenze pone l’attenzione "al pericolo di assuefazione e richiama le forze politiche tutte a tenere alta l’attenzione proprio sulla ricerca delle responsabilità".
Il sistema carceri "è la metafora non solo della nostra giustizia ma anche di un Paese che ha bisogno di uscire dall’illegalità diffusa e rientrare nel consesso delle democrazie di diritto". “Un altro detenuto si è tolto la vita a Firenze, è successo oggi al Gozzini, interviene il Coordinatore del Gruppo Misto e membro della Commissione detenuti di Sollicciano Stefano Di Puccio- Il giovane, che si è impiccato, era detenuto per reati di rapina e spaccio di stupefacenti.
Questo è il secondo suicidio a Firenze nel 2012, ed altri sono stati sventati dagli agenti della polizia penitenziaria. La situazione carceraria è drammatica, sovraffollamento e mancanza di risorse sono le cause, e i suicidi sono gli effetti. Condivido la preoccupazione dell’Assessore Saccardi, e a tale proposito, in accordo con il Garante dei detenuti Franco Corleone, ho rivolto un appello alla collega On. Albini perché porti il problema delle carceri, in particolare quello di Sollicciano, all’attenzione delle discussioni in Parlamento”. "Il 2012, anche in Toscana, si apre come si era chiuso il 2011: con la piaga irrisolta delle nostre carceri, fatiscenti, sovraffollate e carenti di personale di sorveglianza".
Lo dichiara, in una nota, Daniela Sgambellone, Responsabile Comunicazione Idv Toscana, che annuncia il rinnovato impegno del Partito per riportare dignità della pena e umanità del lavoro negli istituti di detenzione toscana, proseguendo nel "tour" di sopralluoghi che ha visto, nel 2011, impegnati gli amministratori e i dirigenti Idv in tutte le strutture della regione. "Personalmente - spiega Sgambellone - ho seguito e sto continuando a monitorare molto da vicino l'evolversi della situazione carceri in Toscana: ho visitato numerosi Istituti, dal carcere di Pistoia all'Opg di Montelupo, dalle Sughere di Livorno al Don Bosco di Pisa, toccando con mano le drammatiche condizioni delle case di reclusione della Toscana.
Inoltre, proprio per dar eco alle fin troppo spesso inascoltate grida d'allarme sullo stato di salute delle carceri toscane, io e la consigliera regionale Idv Maria Luisa Chincarini abbiamo aderito allo sciopero della fame dello scorso 15 agosto, promosso dai Radicali. Un piccolo gesto, forse, ma che mi ha permesso di portare agli onori della cronaca nazionale, su Il Fatto Quotidiano, l'attenzione su una realtà spesso sconosciuta". "Un impegno che noi dell' italia dei valori intendiamo rafforzare", continua Sgambellone.
"Oggi, purtroppo, registriamo infatti un'altra vittima nell'istituto penitenziario a custodia attenuata Gozzini, conosciuto come Solliccianino, a Firenze. Un episodio che si somma altre altre drammatiche notizie che hanno riguardato le carceri della nostra regione in questo scorcio di inizio anno: materassi bruciati al minorile di Firenze, due evasi al Don Bosco di Pisa, un precedente suicidio nel carcere di Sollicciano. Fatti gravissimi, che rappresentano molto più che una campanella d'allarme, ma la drammatica testimonianza che le nostre carceri sono al collasso".
"Il nuovo Ministro della Giustizia, Paola Severino, ha annunciato sin dal suo insediamento numerose misure tese ad alleviare le condizioni della popolazione carceraria e il lavoro del personale di sorveglianza: amnistie, braccialetti, ammodernamento delle strutture", continua Sgambellone. "Finora, questi buoni propositi sono rimasti soltanto sulla carta e per questo noi di Italia dei Valori abbiamo presentato martedì scorso alla Camera dei Deputati una mozione sulla giustizia che prevede, tra l'altro, la realizzazione di nuovi e moderni istituti, per contrastare il sovraffollamento, e più personale, meglio retribuito e meglio impiegato.
Dalla Toscana, intanto, continueremo nella nostra azione di monitoraggio e denuncia delle condizioni delle carceri della regione affinché si possa finalmente voltare pagina". "Le misure da adottare sono molte e complesse, certo - conclude Sgambellone - ma per far fronte alla prima emergenza sarebbe innanzitutto fondamentale pensare percorsi di detenzione alternativa che possano alleggerire le strutture sovraffollate e garantire maggiore rotazione e risorse al personale. Noi di Italia dei Valori siamo da sempre per la giustizia della pena, ma anche per l'umanità della pena e per questo continueremo nel 2012 la nostra attività di analisi e denuncia di tutti i problemi, delle peculiarità e dei rischi delle carceri toscane".