La Regione Toscana denuncia nuovi tagli sui trasferimenti statali operati dal governo Berlusconi-Tremonti per effetto dei quali mancheranno oltre 50 milioni di euro per il trasporto ferroviario a partire dal prossimo anno. "La sottrazione di nuove risorse per il trasporto ferroviario - spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - va ad aggiungersi agli altri tagli stabiliti per il trasporto su gomma, che nei prossimi 12 mesi subirà una trasformazione profonda.
A rischio l’intero sistema della viabilità regionale e provinciale e lo stesso diritto alla mobilità". Oltre ai tagli "sembra che si prevedano nuovi ticket". Rifondazione comunista, "impegnata a contrastare i tagli ai trasporti effettuati dal governo di Centrodestra e i conseguenti tagli operati dalla Regione Toscana", chiede alla Provincia di Firenze "di difendere l’insieme del sistema di protezione sociale, tutelando i pendolari e non inasprendo tariffe e ticket". Presentata una domanda d'attualità.
"L’Assessore Regionale ai Trasporti dirama una nota con la quale rende noto l’azzeramento dei trasferimenti statali avvenuti grazie ai tagli del governo Berlusconi-Tremonti, per effetto dei quali alla Toscana mancheranno oltre 50 milioni di euro per il trasporto ferroviario a partire dal prossimo anno. Un danno gravissimo per il trasporto ferroviario e per l’insieme del sistema di protezione sociale. Il contratto di servizio Regione-Trenitalia è sussidiato da due fonti: l'erogazione diretta della Regione di 205 milioni l'anno e un trasferimento diretto dallo Stato a Trenitalia di 47,2 milioni più Iva.
Questo trasferimento viene a cessare col 2011, e non sono ancora definite le modalità di copertura dal 2012 in poi. Nella nota viene specificato che a seguito dei nuovi tagli Trenitalia ha sospeso le gare per la produzione di nuovi treni, mentre invece nuovi convogli sono necessari per i nostri pendolari, così come prevede il “…nostro contratto di servizio, che stabiliva il rinnovo di oltre 140 carrozze entro il 2014…''. Si tratta di un taglio drammatico, che inciderà profondamente non solo sulla mobilità, ma sull’intero contesto socio economico della Toscana.
La sottrazione di nuove risorse per il trasporto ferroviario va ad aggiungersi agli altri tagli stabiliti per il trasporto su gomma, che nei prossimi 12 mesi subirà una trasformazione profonda. Pesanti saranno le ricadute che questi 50 milioni avranno in quantità di linee da tagliare - dunque tanti treni in meno e molto più affollati quelli che continueranno a viaggiare - e di rincaro dei biglietti. Diversamente dalle altre Regioni la Toscana sta ancora studiando i provvedimenti da prendere, ma è ovvio che ci si stia preparando a una vera emergenza.
La probabilissima stangata sui biglietti (che va ad aggiungersi al super ticket sui farmaci e a tutti gli altri ritocchi sui pubblici servizi) avrà un impatto forte sui bilanci delle famiglie dei pendolari e anche sulla tenuta della viabilità regionale. Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista da tempo impegnati a contrastare i tagli ai trasporti effettuati dal governo di centrodestra e le ricadute che i medesimi producono sull’insieme del sistema di protezione sociale e sul versante dei diritti, primo fra tutti quello alla mobilità, a fronte di nuovi ridimensionamenti dei trasferimenti statali operati dal governo Berlusconi-Tremonti per effetto dei quali mancheranno oltre 50 milioni di euro per il trasporto ferroviario a partire dal prossimo anno da aggiungersi agli altri tagli operati sul trasporto su gomma, appreso che la Regione Toscana ha in esame una serie di provvedimenti per compensare i tagli e i costi del trasporto ferroviario e su gomma chiedono al Presidente della provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulle misure che le Amministrazioni Locali intendo adottare per compensare la sottrazione di risorse operate dal governo.
Altresì chiediamo di sapere l’impatto che si avrà sull’insieme della viabilità, sulle tariffe e sul contesto dei diritti nonché sul versante occupazionale. Infine chiediamo di sapere quali iniziative intende attivare la Provincia di Firenze per difendere e qualificare il sistema della mobilità locale su ferro e gomma, per tutelare i pendolari sul piano dei servizi, dei costi e della qualità garantendo per tutti il diritto alla mobilità".