“La pazienza dei pendolari aretini ha un limite e i disservizi di Trenitalia non sono più tollerabili”, commenta Marco Manneschi, Vicecapogruppo Idv in Consiglio regionale. “La soppressione – annunciata come temporanea - dei due intercity 582 e 592 sulla tratta Firenze-Roma sta creando ulteriori disagi e difficoltà per quelle migliaia di cittadini della provincia di Arezzo che dipendono quotidianamente dal treno”. “La soppressione dal 29 di agosto dei due Intercity sulla tratta Firenze-Roma avviene dopo i consistenti ridimensionamenti degli ultimi anni dei collegamenti ferroviari verso nord e verso sud che interessano la provincia di Arezzo”, continua Manneschi.
“Con il progressivo depauperamento dei collegamenti regionali Trenitalia dimostra di avere un'idea molto particolare del servizio pubblico: le città, sopratutto quelle di medie dimensioni come Arezzo, che rappresentano l'ossatura del paese, sono ormai abbandonate dal servizio ferroviario. Trenitalia dimostra di seguire una strategia industriale che mira principalmente – se non esclusivamente - a curare i calcoli della propria convenienza, dimenticandosi di aver firmato un Contratto di servizio che la impegna a fornire condizioni minime di un servizio ferroviario ai cittadini“. “Con la nostra mozione – conclude Giuliano Fedeli, Vicepresidente del Consiglio regionale - chiediamo alla Giunta di verificare quali siano le reali iniziative messe in atto dal Governo affinchè i due intercity 582 e 592 siano reintegrati ed entro quale data sarà riattivato il servizio; di attivarsi presso il Governo e il Ministro competente affinchè sia favorito un maggior coinvolgimento, nei processi decisionali, delle parti interessate - Enti locali, Associazioni di categoria, Comitati pendolari - al fine di individuare, d'intesa con la Società Trenitalia, soluzioni equilibrate ed attuabili nel contesto del quadro complessivo del trasporto ferroviario, rispettose delle esigenze di trasporto regionale e nazionale.
Chiediamo infine di attivarsi presso il Ministero dei Trasporti affinché si trovino rapide soluzioni alle varie problematiche ad oggi determinatesi in ordine ai collegamenti ferroviari interessanti la nostra regione, e in particolare la provincia di Arezzo”.