“Alla Toscana mancheranno oltre 50 milioni di euro per il trasporto ferroviario a partire dal prossimo anno. Questa l’ultima drammatica eredità dei tagli del Governo Berlusconi-Tremonti. Un grave danno per i pendolari e per chi, come la Toscana, ha creduto e vuole continuare ad investire nel trasporto ferroviario”. A denunciare la difficilissima situazione che si prospetta anche per il futuro del trasporto ferroviario è l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao. “Fino ad oggi lo Stato ha garantito direttamente a Trenitalia, a supporto dei contratti di servizio delle Regioni, 430 milioni di euro – spiega l’assessore – Questo trasferimento è stato azzerato e adesso mancano risorse essenziali per garantire la circolazione dei treni.
Per la Regione Toscana verranno a mancare oltre 50 milioni di euro, un taglio inaccettabile che mette a repentaglio la struttura dei servizi che abbiamo fin qui garantito e che danneggerà cittadini e pendolari.” Taglio di 2 miliardi al Tpl, di cui 430 milioni relativi ai treni: A partire dalle manovre del luglio 2010, rafforzate con le misure prese nella scorsa estate, si è passati dagli oltre 2 miliardi di trasferimenti statali per il trasporto pubblico locale (bus e treni) del 2010, a soli 400 milioni per il 2012.
Questa cifra deve essere divisa tra tutte le regioni. “Un taglio del 75% delle risorse – chiarisce Ceccobao – che mette in crisi la circolazione di bus, tram e treni in tutta Italia”. Se si analizza la situazione del solo trasporto su ferro, già dal 2012 verranno a mancare in tutta Italia 430 milioni di cui la quota relativa alla Regione Toscana è appunto 50 milioni. Sospensione gare per nuovi treni: La prima vittima di questa riduzione delle risorse è stata la fornitura di nuovi treni.
“Trenitalia di fronte a questi tagli ha sospeso le gare per la produzione di nuovi treni – spiega l’assessore Ceccobao - mentre invece nuovi convogli sono necessari per i nostri pendolari, così come prevede il nostro contratto di servizio, che stabiliva il rinnovo di oltre 140 carrozze entro il 2014”. A seguito del taglio dei trasferimenti diretti, Trenitalia ha deciso di congelare rinviando a ‘data da destinarsi’ due commesse nazionali per 170 treni nuovi, sia elettrici che diesel.
Per aggiudicarsi queste commesse erano pronte a partecipare alla gara tre tra i maggiori produttori di treni in Italia, tra cui l’Ansaldo Breda. Come funziona il trasferimento diretto Stato – Trenitalia: Il contratto di servizio Regione – Trenitalia è sussidiato da due fonti: l’erogazione diretta della Regione di 205 milioni l’anno e un trasferimento diretto dallo Stato a Trenitalia di 47,2 milioni più IVA. Questo trasferimento viene a cessare col 2011 e non sono ancora definite le modalità di copertura dal 2012 in poi.