A Marina di Campo ora si lotta contro il fango. L’acqua esondata dal fosso degli Alzi è stata drenata dalle strade grazie alle idrovore di grossa portata in azione, e gli allagamenti sono per lo più risolti. Ma c’é da splare il fango, rimuovere macerie, detriti, macchine, masserizie, continuare lo svuotamento di scantinati, negozi, garage. Peraltro nel centro di Marina stamani ha riaperto qualche negozio e bar. Sono attualmente circa 150, con 39 mezzi, i volontari che stanno aiutando la popolazione in queste operazioni di sgombero e ripulitura.
Oltre alle associazioni regionali e provinciali del volontariato sono intervenuti il Corpo forestale e le altre strutture operative statali. I vigili del fuoco hanno tra l’altro installato nella piazza del Comune un “posto di comando avanzato” che serve come punto di ricezione di tutte le richieste di soccorso e di intervento. Gli interventi più delicati li effettuano i vigili del fuoco, gli altri vengono affidati ai volontari. All’Elba sono intervenuti anche alcuni Enti locali con le proprie squadre di mezzi e personale, tra cui le Province di Firenze e Arezzo e il Comune di Prato.
Il coordinamento dei volontari e del personale degli enti locali viene fatto dalla Regione tramite il Coi, Centro operativo intercomunale della protezione civile, con sede a La Pila. Nella piazza del Comune sono in distribuzione i generi alimentari e di conforto che una catena impressionante della solidarietà – si sono mobilitate spontaneamente singole persone, negozi e supermercati degli altri comuni dell’Elba – ha fatto confluire nell’area vicina all’aeroporto. La distribuzione viene fatta anche a domicilio per le persone con difficoltà a raggiungere la piazza. Le Pubbliche Assistenze toscane hanno inviato uomini e mezzi a sostegno dei cittadini e delle associazioni consorelle della zona elbana.
Un intervento che va a unirsi a quelli già in corso in Lunigiana e alle Cinque Terre, dove i volontari sono ugualmente impegnati per aiutare i cittadini a uscire dalla morsa del fango. All’isola d’Elba, l’Anpas ha inviato 35 volontari con 11 mezzi tra fuoristrada e furgoni, con attrezzature necessarie a fronteggiare l’emergenza: idrovore, torri faro e punti di illuminazione mobile. Sei le associazioni partite dalla zona Livornese, due dalla zona Fiorentina, squadre partite anche dalla zona Pisana e Senese.
Colpita pesantemente dal maltempo, la Toscana della solidarietà ha risposto con un grande slancio di generosità. Perché l’opera dei volontari delle pubbliche assistenze toscane prosegue anche nelle località della Lunigiana e delle Cinque Terre colpite dall’alluvione. Una cucina da campo, con annessa tensostruttura e relativo personale è in funzione a Monterosso nelle Cinque Terre. L’invio è stato deciso dal coordinamento nazionale; la cucina sforna 1500 pasti al giorno per i volontari che sono al lavoro per spalare il fango dal paese e per i residenti che hanno necessità. Nel territorio di Aulla sono al lavoro i volontari delle Pubbliche Assistenze, attraverso il coordinamento della Provincia di Massa e quello della struttura logistica della Regione Toscana.
Tra Aulla e dintorni operano giornalmente un centinaio di volontari sul territorio a supporto delle funzioni di protezione civile e nella gestione del campo base del volontariato allestito dal Coordinamento Regionale del volontariato. Oltre alle attrezzature specifiche per la rimozione dei detriti: idrovore, punti luce, mezzi escavatori, nel campo regionale di Aulla i volontari Anpas sono impegnati nella gestione della segreteria e di un’ulteriore cucina da campo attivata nel campo base che ogni giorno prepara 1000 pasti.