Porte aperte e qualche timido applauso hanno caratterizzato l’allenamento della Fiorentina. Sinisa Mihajlovic ha dato la possibilità ai tifosi di stringersi intorno alla squadra, che in questo momento ne ha bisogno più che mai. La Fiorentina deve ritrovare il rapporto con la città di Firenze. Nonostante la vittoria di domenica scorsa contro il Genoa, i gigliati sono stati fischiati dal pubblico. Per questo il mister ha deciso di dare la possibilità ai tifosi di poter assistere alla seduta odierna in vista della gara contro il Chievo. A tre giorni dalla delicata trasferta soprattutto per la panchina di Sinisa Mihajlovic, l’allenatore scopre le carte in tavola nella partitella contro gli allievi: intanto la formazione, quasi la stessa che ha battuto il Genoa, con l’unica eccezione di Behrami (che domenica era squalificato) al posto di Kharja.
Per quanto riguarda il modulo: A prima vista è un 4-4-2, con Behrami che agisce davanti alla difesa, Romulo a destra come esterno vero, Montolivo al centro e Lazzari alla sua sinistra, in una posizione meno defilata rispetto al suo collega brasiliano, cosa che favorisce le avanzate di Pasqual sulla fascia. Le trame di gioco sono poi molteplici, in certe fasi la Fiorentina sembra tornare al 4-3-3, con Jovetic che parte più largo e Romulo che assume atteggiamenti molto più offensivi. Indispensabile comunque l’apporto dell’esterno brasiliano, la sua corsa instancabile lo rende onnipresente, come a regola gli chiede Mihajlovic.
Anche per questo motivo sembra molto probabile che il numero 92 abbia la meglio su Alessio Cerci in vista di domenica, dato che l’ala romana è meno abituata a rientare e nelle ultime apparizioni è sembrato anche meno in forma. La Fiorentina vista nella prima frazione di gioco è, quindi una squadra eclettica, che sa cambiare modulo all’occorrenza ed anche il gioco sembra più fluido, facendo tornare la speranza tra i tifosi gigliati, che chiedevano proprio questo all’allenatore. Entrando nel merito dell’incontro, nel primo tempo Jovetic e Romulo illuminano la partita con una doppietta e con il primo che fornisce l’assist per il gol di Alberto Gilardino.
Nel secondo tempo, con l’entrata in campo di tutte le riserve viola, le attese sono tutte per Vargas, Cerci, apparsi un po’ fuori condizione e per il Tanque, che sbaglia molto, ma dopo il gol di Munari si sblocca e segna una doppietta , che scalda i tifosi fiorentini, ora in attesa della partita di domenica a Verona, per riaccendersi definitivamente. di Niccolò Dainelli